Cassano, rapporti tra Sieco e Cms cessati il 30 giugno. «Ma i bilanci sono in ordine»

Cassano sieco cms bilanci

CASSANO MAGNAGO – Il rapporto di “service” (comprensivo di utilizzo dell’immobile di via Bonicalza, degli uffici e delle attrezzature, nonché del servizio di amministrazione e finanza) che legava la Cms a Sieco è scaduto il 30 giugno. A renderlo noto gli amministratori unici delle due società pubbliche di Cassano Magnago, intervenuti ieri sera 22 luglio (ma senza interagire tra loro) in Commissione Partecipate per fare luce su una serie di aspetti che hanno preoccupato nelle scorse settimane i consiglieri di opposizione di Pd e Lega. 

Separazione netta  

Fabio Giordani (nella foto in basso), au di Sieco, ha detto senza mezzi termini che le due società «devono vivere autonomamente» e quindi per i “service” l’azienda di raccolta e gestione di rifiuti ha deciso di andare sul mercato comunicando a Cms di lasciare la sede di via Bonicalza a partire dallo scorso 30 giugno. «Contestualmente noi abbiamo lanciato un bando per la ricerca di una nuova sede. Dove? Auspicabilmente in uno dei 9 Comuni soci», che presto diventeranno 12 con l’ingresso ormai imminente di Gazzada, Brunello e Carnago nel frattempo fuoriusciti da Coinger. Ha inoltre fatto accenno a un accordo bonario mirato alla separazione netta tra le due società, ma le opposizioni non hanno chiesto lumi a riguardo e quindi la quantificazione economica e i termini non sono emersi nel dibattito.

Cassano sieco cms bilanci

Chiedetelo a Giordani 

Quando è stato il turno di Paolo Rolandi (nella foto in basso), au di Cms, si è capito che la separazione non è stata poi così consensuale. «Stanno cercando una società che in maniera più economica di noi possa offrire la stessa qualità dei servizi. Ci hanno anche detto che non sono più interessati alla sede di via Bonicalza che per noi a questo punto diventa sovradimensionata. Prima di provare a venderla mediante asta pubblica abbiamo fatto una manifestazione di interesse d’affitto e ci aspettavamo che Sieco partecipasse. Chiedete a Giordani (che nel frattempo aveva lasciato la riunione, ndr) perché non l’ha fatto». 
In attesa di capire dove andrà, Sieco nel frattempo resta ancora in via Bonicalza, con una indennità di occupazione mensile pari a 15mila euro fino a settembre che da ottobre salirà a 20mila. 

Cassano sieco cms bilanci

Bilanci in ordine 

Si è capito insomma che i rapporti tra le due aziende, una proprietà del Comune di Cassano al 38% e l’altra al 100%, siano da mesi in una fase di profonda trasformazione, tali da creare dubbi nelle minoranze anche a causa di una carente comunicazione dei passaggi effettuati. Ma i conti delle aziende, hanno assicurato i due au, sono in ordine. 
«I debiti non sono il demonio: ci sono debiti buoni e cattivi», ha premesso Giordani rispondendo indirettamente alla Lega. «Con un utile da 129mila euro domani l’assemblea dei soci approverà il miglior bilancio della sua esistenza. Le preoccupazioni sono inesistenti: se avessi sentore sarei il primo a dirlo perché ne rispondo personalmente».
Discorso simile per Rolandi: «Cms quest’anno chiude con un record di utili: 330mila euro. Ecco perché quando il Pd ha chiesto nella sua interrogazione la reale situazione di bilancio mi ha fatto un po’male, mi è sembrato irriverente. Cms è una società più che solida e criticità non ne abbiamo». 
Al termine degli interventi, è arrivata dunque la strigliata del sindaco Pietro Ottaviani alle opposizioni: «Vi invito, quando si esce pubblicamente, di misurare le parole. Siate curiosi ma studiosi, per evitare di creare danni». 

Cassano sieco cms bilanci – MALPENSA24