Distretto Asst di Cassano sottorganico, per ora chiude. Il Pd vuole chiarimenti

CASSANO MAGNAGO – «Cassano Magnago, essendo il quinto Comune della provincia di Varese per numero di abitanti, non può – a mio avviso – permettersi di perdere un servizio fondamentale come gli ambulatori di via Buttafava». Così il segretario cittadino del Pd, Tommaso Police. È lui a porre l’accento su una questione «importante» come una possibile chiusura della sede distrettuale di Asst, una «voce che si è diffusa in città nelle ultime settimane». Un’ipotesi che ha già acceso dibattiti sui social, ha coinvolto direttamente le istituzioni – tra cui, il sindaco Nicola Poliseno – e ha portato al lancio di una petizione su una piattaforma virtuale, «a dimostrazione che si tratta di una problematica molto sentita». Ma ha anche spinto l’esponente dem a rivolgere alcune domande direttamente ad Asst e Ats per avere chiarimenti sul «ripristino funzionale al 100% del presidio» e sul «rilancio della sede distrettuale».

Malumori e dibattiti

Il punto di partenza è scontato: «Ritengo importante che il presidio cassanese debba essere non solo mantenuto ma ampliato con ulteriori servizi», dice Police. Ma dalle «segnalazioni emerse da parte dell’utenza pare che gli operatori del presidio di Cassano stiano comunicando ai cittadini che il servizio verrà dislocato a Gallarate». Da qui «qualche disservizio si è verificato. E qualche malumore della cittadinanza si è manifestato».
La discussione ha preso piede anche sui social e «in qualità di consigliere comunale sono stato interpellato, pur non essendo a conoscenza della questione». Anche il primo cittadino è stato coinvolto («sicuramente più informato del sottoscritto») e «fortunatamente rassicura che il presidio Asst di Cassano non chiuderà», riferisce Police. «Ma che verrà in futuro implementato». Dai social, si è spostata su un’altra piattaforma, Change.org, dove è stata lanciata una petizione, firmata e sottoscritta al momento da 290 cittadini».

Il caso dei pensionamenti

Non solo: «Dalle prime risposte del sindaco pare che la momentanea chiusura del punto di via Buttafava sia dovuta ai pensionamenti del personale non ancora sostituito». Infatti, aggiunge, «pare esserci una carenza sotto il profilo delle risorse umane. Mi auguro quindi che la chiusura sia solo temporanea e non arrechi troppi disagi all’utenza». Da qui, la richiesta di «delucidazioni» ad Asst Valle Olona e Ats Insubria. Intanto, per sapere «a cosa è dovuta questa disorganizzazione, visto che i pensionamenti del personale non sono un evento inaspettato». Ma anche per capire «entro quando viene garantito il ripristino funzionale al 100% del presidio di via Buttafava» e «qual è il piano per il rilancio della sede distrettuale di Cassano».

Diritto alla salute e cure

Inoltre, prosegue il segretario cittadino del Pd, «nell’ottica della revisione in atto della legge regionale in materia di sanità – in base alle indicazioni del Pnrr – su case della comunità e centri ospedalieri territoriali occorre che territorialità e prossimità siano declinate nel quadro del diritto alla salute e alle cure per tutti». Un modo per dire che «chiudere in questo momento, potrebbe significare non “entrare” in futuro in questo quadro». In particolare, in un periodo storico come questo, «gli effetti e le conseguenze della pandemia impongono un coinvolgimento maggiore dei sindaci e degli amministratori locali, in virtù del fatto che il servizio sociosanitario della Lombardia necessita di essere costruito dai territori e non più calato ed imposto dall’alto».

Commercio, crisi post-Covid. A Cassano il secondo bando di aiuti

cassano distretto asst buttafava chiusura – MALPENSA24