Indagini a Cassano, il Pd medita la sfiducia ma la Lega non ci sta. Invoca le urne

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CASSANO MAGNAGO – L’ennesimo terremoto giudiziario che si è abbattuto sulla giunta di Cassano Magnago sta per provocare i primi effetti politici. Alla vigilia della conferenza capigruppo convocata con urgenza per venerdì 6 novembre dal presidente del consiglio comunale Pietro Ottaviani il Pd starebbe meditando di presentare una mozione di sfiducia al sindaco Nicola Poliseno (Forza Italia). Ma la Lega, prima forza d’opposizione con ben tre rappresentanti seduti in Villa Oliva, non la sottoscriverà: «Siamo contrari al giustizialismo piddino. Vogliamo vincere alle urne».

Diversi dal Pd

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Corrado Canziani

A dirlo è il capogruppo in Provincia di Varese Corrado Canziani, attuale commissario della sezione della Lega di Cassano Magnago: «Noi intendiamo fare un ragionamento politico e non legato alle persone di cui abbiamo letto recentemente gli accadimenti di cronaca. Il nostro interesse è per le vittorie politiche e le vittorie politiche si ottengono alle urne e con nessun altra modalità, in altri termini saranno sempre i cittadini a decidere chi ha governato bene e chi no. Pertanto è importante evidenziare come la Lega di Cassano Magnago non intenda cadere nell’errore di sostituirsi agli organi inquirenti tanto più in un momento come quello attuale caratterizzato dal susseguirsi delle notizie. Questa tutela del garantismo è un principio a cui si rifà il credo politico del nostro movimento e del centrodestra in generale. Questo ci distingue per esempio dai colleghi di minoranza del Pd»

Alternativi a Forza Italia

La richiesta di dimissioni, invocate dal capogruppo Giovanni Battistella il giorno dopo l’arrivo della Guardia di finanza in municipio, secondo Canziani vanno pertanto inquadrate in relazione al particolare contesto locale della Lega che da otto anni ormai non governa più insieme a Forza Italia. «Sono espressione di un percorso amministrativo mai condiviso con la Giunta Cassanese, tant’è vero che siamo in opposizione», sottolinea Canziani, ricordando che la Lega uscì dall’aula al momento della votazione in Consiglio Comunale della Variante Lidl finita nel mirino della magistratura. Ma non solo. «Le problematiche connesse alla mancata realizzazione delle opere accessorie erano già state evidenziate sempre dal Carroccio nelle opportune sedi istituzionali, questo a testimonianza di un disaccordo sul tema sin dai primi passaggi amministrativi. Come accaduto altrove necessariamente ci aspettiamo gli opportuni chiarimenti nelle sedi opportune da parte del Sindaco, a partire già dalla conferenza capigruppo di venerdì».

Cassano Magnago, indagini e indagati di un Comune nel mirino della magistratura

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