Castellanza, bar della stazione Nord in festa per il Capodanno berbero

Le donne dell’associazione che hanno organizzato il Capodanno berbero

di Giorgia Vernillo

CASTELLANZA – “Anno nuovo, vita nuova”, si dice. Questo è proprio il caso dell’In.Bar.Co, il bar della nuova stazione FNM di Castellanza, che si prepara a voltare pagina grazie alle nuove proprietarie Elena Pizzoli e Alessandra Ragosta. Per promuovere la nuova realtà, dopo anni di abbandono del locale, il 21 gennaio alle 19 è stata organizzata una serata in occasione del Capodanno berbero. Iniziativa promossa in collaborazione con l’associazione culturale Casa Ibe (The House of Sarah and Abrahm).

Come partecipare

Chi vorrà partecipare potrà saziare la propria curiosità sulle affascinanti tradizioni di questo popolo, passando del tempo di qualità ampliando i propri orizzonti. In particolare, all’evento sarà possibile assistere a una presentazione che aiuterà i commensali ad entrare in contatto con la cultura berbera, si potrà ammirare una mostra di oggettistica tradizionale, imparare l’alfabeto berbero e, chi vorrà, potrà anche far tradurre il proprio nome nei caratteri locali. Non solo, verranno inoltre serviti piatti tipici come couscous vegetariano e di carne e deliziosi dolcetti. 

Un nuovo inizio

Elena Pizzoli e Alessandra Ragosta, che gestiscono il locale, credono nella rinascita del bar e il loro impegno lo dimostra. Il loro obiettivo è avviare uno spazio dedicato ad attività lavorative e artigianali, soprattutto femminili, che fungano come deterrente contro il degrado che tende, solitamente, a crearsi attorno ai luoghi di transito.

«Ci sono ancora tanti pregiudizi nei confronti delle attività che nascono nelle stazioni ferroviarie cittadine – ha dichiarato Pizzoli – Noi, però, vogliamo che questo posto rimanga pulito. Ci stiamo quindi impegnando a scremare la clientela, evitando situazioni sgradevoli causate dall’abuso di alcolici». Nonostante questo impegno rappresenti un ulteriore ostacolo dal punto di vista dei guadagni, sembrerebbe che il muro di diffidenza si stia assottigliando, soprattutto tra i giovani che già utilizzano l’area per studiare e trascorrere il tempo libero.