CASTELLANZA – Contro le erbacce non basta l’impegno dell’amministrazione e nemmeno i soldi. E il perché, dopo che il consigliere di minoranza Giovanni Manelli ha sollevato la questione del degrado al cimitero e nei parchi cittadini di periferia, lo spiega direttamente il sindaco Mirella Cerini: «Non solo abbiamo programmato con largo anticipo i tagli dell’erba, ma li abbiamo anche fatti. Purtroppo però contro questo meteo non possiamo farci nulla. O meglio, dovremmo programmare tagli straordinari, ma per farlo occorrerebbe mettere altri soldi in bilancio, ma purtroppo in questo momento non è possibile». Forse a luglio, quando è in programma una variazione di bilancio «e faremo il possibile per destinare altri fondi alla cura del verde pubblico».
Insomma il problema c’è e il sindaco non si nasconde certo dietro alle erbacce: «Prendiamo il parchetto vicino al comune, chi passa in questi giorni vede che l’erba è alta, ma su quell’area abbiamo già fatto ben tre interventi, uno anche in occasione del 25 Aprile. Insomma, finché qua un giorno piove e un giorno c’è il sole, diventa difficile, se non impossibile stare dietro a tagliare l’erba». Qualcosa potrebbe migliorare con i volontari civici, suggerimento avanzato, seppur con un punta di ironia anche da Manelli. «Credo che il contributo che potranno dare i cittadini che si sono messi a disposizione sarà importante per la città – ha spiegato il sindaco – Loro sono già al lavoro e i occuperanno di tenere in ordine le aiuole e fare piccoli interventi di manutenzione del verde».
Il sindaco parte al contrattacco quando sente parlare di periferie degradate e abbandonate da palazzo Brambilla: «Per me Castellanza non ha periferie, semmai ha due centri città. Posso garantire che il nostro impegno è per tutta la città. So bene che ci sono parchi dove l’erba è più alta, ma dire che ci dimentichiamo di qualche zona della città a vantaggio di altre non è corretto».