Liquami nell’Olona, M5S Castellanza: «Disastro annunciato, politica assente»

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CASTELLANZA – «Liquami nell’Olona, un disastro ambientale annunciato. I sindaci sono assenti: perché l’amministrazione di Castellanza non alza la testa?». Ad alzare la voce sul caso del depuratore di Canegrate fermo per lavori sono gli attivisti del Movimento Cinque Stelle di Castellanza, che puntano il dito contro «l’assenza della politica», ma allargano lo sguardo preoccupato anche ai depuratori del territorio della provincia di Varese. «Un precedente che potrebbe ripetersi in futuro».

«Cosa sta succedendo al fiume Olona?»

È la domanda che fanno i pentastellati di Castellanza, preoccupati dal fatto che «lo sversamento giornaliero nel fiume, da parte di CAP Holding, di 24mila metri cubi di liquami fognari prodotti dagli oltre 150mila abitanti dei comuni di Cerro Maggiore, Canegrate, San Giorgio su Legnano, San Vittore Olona, Legnano e Castellanza, durerà fino al 6 ottobre, contribuendo a rendere le acque della nostra Olona scure e maleodoranti: è in questo habitat che sguazzeranno i pochi pesci rimasti dopo la moria dello scorso giugno». Nel mirino del M5S c’è in particolare l’inazione dei sindaci del territorio: «In questo disastro ambientale annunciato constatiamo con rammarico l’assenza della politica, tesa per lo più a minimizzare la portata dei danni ambientali o a giustificare l’operato di CAP in nome dei futuri vantaggi o della tutela degli operai, accontentandosi colpevolmente di qualche blando controllo a posteriori. Nessun tentativo di ottenere un rinvio in periodi più piovosi o di trovare soluzioni alternative». Gli attivisti castellanzesi mettono sotto accusa anche l’amministrazione guidata da Mirella Cerini, «silente», mentre «dovrebbe quanto meno alzare la testa».

«Scenario che potrebbe prospettarsi in futuro con altri depuratori»

Il timore espresso dai cittadini e dagli attivisti del MoVimento va anche oltre al caso, che viene visto come un esempio negativo anche in prospettiva futura: «Non possiamo a questo punto non manifestare un’altra preoccupazione che riguarda i depuratori di Olgiate, Cairate, Varese-Pravaccio e Gornate Olona – scrivono i pentastellati – lo scenario che potrebbe prospettarsi in un prossimo futuro sarebbe molto simile a quello che ci vede già spettatori impotenti, esclusi da ogni forma di partecipazione sulle problematiche del territorio. Non vogliamo che si ripeta mai più una situazione del genere senza le opportune valutazioni sull’impatto ambientale e una corretta informazione nei confronti dei cittadini».

 

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