Bufera a Castellanza. Palazzo: «Scrivo al prefetto»; Caputo: «Maggioranza divisa»

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CASTELLANZA – «Adesso basta. Chiederò al prefetto di commissariare il Comune Castellanza, perché qui siamo in emergenza democratica». Sono passate 48 ore dal burrascoso consiglio pre natalizio di Castellanza. Quello in cui il sindaco Mirella Cerini “ha preso cappello” ed uscito, portandosi dietro la maggioranza. Non tutta. E le parole che denunciano la carenza democratica sono del consigliere di minoranza Michele Palazzo.

Un passo indietro. Non all’ultimo consiglio. Ma all’inizio del mandato Cerini e di tutti i consigli comunali che fino ad ora si sono riuniti. E che bene o male hanno sempre regalato scintille tra maggioranza e minoranza. Frizioni che, come gocce, una dopo l ‘altra, evidentemente, hanno ormai scavato un solco. Anzi due trincee. L’una contrapposta all’altra e dove sindaco e minoranze si danno battaglia. Che qualche giorno fa è diventata guerra a campo aperto.

«Vogliono farmi passare come il rompiscatole, forse per via delle oltre 200 tra interrogazioni e mozioni che ho presentato – dice Palazzo – ma la verità è che nemmeno mi fanno parlare. Io faccio proposte per la città, alcune mi sono state “scippate” da chi governa Castellanza, senza nemmeno riconoscermi il merito. C’è un brutto clima in consiglio».

Sulla questione interviene anche il consigliere Mino Caputo: «Non condivido i metodi di Palazzo, però un sindaco non si comporta come ha fatto la Cerini. Io credo che per governare un consiglio serva buon senso. Ovvero ciò che è mancato in maniera spiccata durante l’ultima assise civica. E comunque il fatto che qualche problema, anche in maggioranza esiste, lo si è notato. Non tutti quelli che sostengono la Cerini l’hanno seguita e sono usciti. Alcuni dei suoi sono rimasti seduti in aula. Segno che anche al loro interno c’è chi inizia a essere insofferente».

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