Amga, causa agli ex amministratori: verso transazione di 2 milioni contro 23 richiesti

LEGNANO – Meno di 2 milioni di euro anziché i 23 richiesti. È l’entità del risarcimento che verrebbe corrisposto dalle compagnie di assicurazione nella causa di responsabilità avviata a Busto Arsizio contro gli ex amministratori di Amga. A fronte di una domanda giudiziale di un risarcimento di circa 23 milioni di euro, la proposta di transazione ammonta a meno di un decimo di tale somma. Proposta che sarà al vaglio della prossima assemblea della società legnanese, chiamata a decidere se accettarla o meno.

Sulla transazione il consigliere comunale legnanese del Movimento dei Cittadini Franco Brumana ha annunciato oggi, mercoledì 3 novembre, una interrogazione. «Il Comune di Legnano – sottolinea Brumana – è socio di Amga per il 66,57% e quindi la differenza di 21 milioni, tra la somma richiesta e quella che verrebbe corrisposta, riguarderebbe il patrimonio del Comune per quasi 14 milioni. Si sta assumendo una decisione molto rilevante per la nostra città – rimarca il consigliere civico – non solo per questo motivo economico, ma per l’importanza che la vicenda aveva assunto determinando anche la caduta della precedente giunta, a cui era mancata la maggioranza consiliare perché era stata ritenuta incompatibile la nomina di un assessore che era parte in questa causa», ossia Chiara Lazzarini.

Interrogazione di Brumana al sindaco di Legnano

Brumana lamenta il fatto che «ciò nonostante il Consiglio comunale non è stato tenuto informato del processo civile in corso e la carenza di informazioni rende impossibile una seria e consapevole valutazione della ragionevolezza, in termini di opportunità e di convenienza, della transazione per il Comune». Ma il consigliere, avvocato di lunga esperienza, lamenta anche perplessità sulla conduzione della causa «che è stata avviata nel 2015 e ha subìto una serie di rinvii, evidentemente su richiesta concorde delle parti, senza aver avviato in questi 6 anni alcuna attività istruttoria».

Come socio di Amga, il Comune di Legnano, rappresentato dal sindaco Lorenzo Radice, sarà chiamato ad esprimere il voto sulla transazione che, come rileva il consigliere di minoranza, «sarà decisivo, anche perché ai sensi del codice civile sarà sufficiente il voto contrario di solo un quinto del capitale sociale per rendere impossibile la transazione».

Nell’interrogazione Brumana chiede al sindaco di riferire «se intende dare una compiuta informazione ai consiglieri e attendere un indirizzo del Consiglio comunale sull’approvazione o meno della proposta di transazione; se il Comune di Legnano, quale socio di maggioranza di Amga, in questi 6 anni si è interessato della causa e ha influito sulla strategia processuale di Amga; e quali sarebbero i costi complessivi del giudizio che resterebbero a carico di Amga» nel caso in cui la proposta di transazione venisse accolta.

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