La prevenzione senologica a Cavaria fa centro: 130 visite nei due open day

CAVARIA CON PREMEZZO – Le giornate per la prevenzione senologica in Comune sono state un grande successo: più di 130 donne si sono sottoposte ad una visita nelle due mezze giornate di open day organizzate nel Palazzo Comunale di Cavaria. Entusiasta l’assessore al welfare Irene Scaltritti: «Il comune di Cavaria con Premezzo ha saputo fare la differenza, è nata la consapevolezza di come la prevenzione sia fondamentale!».

Le giornate dedicate alle donne

Nel pomeriggio di sabato 19 ottobre e nella mattina di sabato 26 ottobre, presso il Palazzo Comunale di Cavaria con Premezzo, si sono svolti due open day di visite senologiche gratuite: più di 130 donne sono state visitate dalle dottoresse Silvana Monetti, che è anche consigliere comunale di maggioranza, e Luisa Giavarini, coadiuvati all’accoglienza dalle volontarie dell’Associazione CAOS Onlus. Un successo che riempie di orgoglio l’assessore al welfare Irene Scaltritti: «La comunità del nostro paese ha recepito con sensibilità il messaggio legato all’importanza della prevenzione. Ringraziamenti ufficiali sono stati rivolti ai medici «per la professionalità e la competenza dimostrate» e all’associazione CAOS con la Presidente Adele Patrini, «sempre in prima fila nella lotta al tumore al seno». Alle giornate senologiche di Cavaria ha fatto un passaggio di saluto anche il presidente della commissione sanità del Consiglio regionale della Lombardia Emanuele Monti.

No alla paura

«Anticipare la diagnosi è l’unica strategia vincente affinché le terapie chirurgiche e mediche siano meno invasive – il commento dell’assessore Scaltritti – sono molto contenta del risultato di questa iniziativa, la prima di un programma dell’Amministrazione Zeni dedicato alle donne, e di come le mie concittadine abbiano apprezzato e risposto positivamente! La prevenzione deve essere promossa con opere di sensibilizzazione mirate ad incidere sulla “paura” che rappresenta l’ostacolo più autorevole nel progettare la nostra salute».

Sono infatti ben 53.000, e sempre più giovani, le donne che si ammalano di tumore alla mammella in Italia. La provincia di Varese registra il tasso d’incidenza più alto a livello nazionale, sancito dal registro tumori più vecchio d’Italia presso l’Osservatorio Epidemiologico dell’ATS. Un dato inquietante che però va di pari passo con un altro molto rassicurante: la guarigione supera il 90% se la diagnosi è precoce. Ecco perché in tutta la provincia si stanno moltiplicando le iniziative di prevenzione, supportate dalle istituzioni, per far sì che sempre più donne possano prevenire i rischi della malattia e guarire grazie ad una diagnosi che può salvare la vita.

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