Marnate, il Comune dice “stop” alla Sant’Erasmo: centro anziani senza gestore

MARNATE – A due giorni da San Silvestro scoppia il problema del San Sebastiano. E così l’amministrazione Galli, oltre alla bega del centro sportivo San Carlo (vedi “sfratto” alla pro loco), ora si ritrova tra le mani la patata bollente del centro anziani. Che, dopo la revoca di co-progettazione assegnata alla Fondazione Sant’Erasmo, rimane chiuso e senza un gestore. Ma andiamo con ordine.

Quattro bandi, un avviso e nulla di fatto

Chiuso il capitolo della cooperativa Rembrandt per via della convenzione scaduta a inizio 2021 e in piena pandemia, l’amministrazione ha messo subito in campo la sue volontà di trovare un gestore per il centro diurno San Sebastiano. Ma tra il dire e il fare di mezzo ci sono 3 bandi per affidare il servizio che sono andati a vuoto. E di gara pubblica in gara pubblica ci avviciniamo a questi giorni. Con un avviso pubblico al quale risponde la Fondazione Sant’Erasmo di Legnano. E, infatti, la buona notizia viene annunciata dall’assessore alla partita Gemma Donati. E siamo a luglio scorso.

Arriva la revoca

Da qual momento sulla questione si spengono i riflettori. Perché nel frattempo, tra Comune e Fondazione, trattandosi di co-progettazione, si apre un dialogo per definire modalità e servizi al fine di addivenire a stendere e firmare una convenzione. Però salta tutto. Perché?

La Fondazione Sant’Erasmo, in prima battuta, presenta un progetto più ampio rispetto alla semplice gestione del centro diurno. E mette sul piatto anche la possibilità di introdurre e gestire tutta una serie di servizi con ricaduta sulla comunità marnatese. In altre parole: la solo gestione del centro diurno rende la “cosa” non sostenibile dal punto di vista economico. Per questo, la realtà legnanese dà l’opportunità di erogare anche servizi infermieristici, fisioterapici, di consegna pasti a domicilio, oltre a una serie di attività ricreative. Offerta più ampia, ma che non fa breccia nella ferrea volontà dell’amministrazione di affidare la gestione del centro a “costo zero” per il Comune.

E’ notte al centro diurno

Rigidità che non cede nemmeno di un millimetro a fronte dell’opportunità (arrivata in corsa con il Pnrr e la riforma sanitaria di Regione) di provare a creare nel centro Sant’Erasmo una Casa di comunità. Tanto che l’amministrazione Galli, come si evince dalla determinazione di oggi (29 dicembre), ha deciso di “chiudere la fase di co-progettazione”, di “revocare l’affidamento della gestione in partnership del Centro Polifunzionale San Sebastiano” e di “demandare ad altro provvedimento la definizione delle modalità per la gestione del centro”. In due parole: al centro diurno San Sebastiano, dopo un raggio di sole, cala di nuovo la notte.