Puzze a Marnate, il sindaco Galli in dialogo con Politecnico e cittadini sul depuratore

Marnate sindaco Elisabetta Galli

MARNATE – «Stiamo lavorando per trovare delle risposte concrete e spero di poter risolvere al più presto i disagi legati ai cattivi odori. Quindi non posso che chiedere ai cittadini di continuare a segnalare puntualmente e con precisione ogni volta che li avvertono». Così il sindaco di Marnate, Elisabetta Galli, commenta l’incontro di mercoledì 10 febbraio con i rappresentanti del Politecnico di Milano che stanno svolgendo le analisi relative ai problemi con il depuratore.

I risultati delle prime analisi

Lo scorso maggio 2020 è iniziato un processo di raccolta delle segnalazioni dei cattivi odori nei territori di Castellanza, Olgiate Olona e Marnate. «Abbiamo raccolto di dati di 358 segnalazioni dal 14 maggio al 1 ottobre 2020 e abbiamo cercato di fare un primo punto della situazione», si legge dal rapporto dei ricercatori del Politecnico di Milano

Potrebbero essere gli aldeidi?

Uno dei punti più interessanti delle indagini è la correlazione tra la concentrazione giornaliera di aldeidi (dei composti organici) e numero di segnalazioni. «Sembra esserci un potenziale legame tra gli episodi ororigeni e la produzione del Bis-MPA da parte dell’azienda Perstorp S.p.A. con conseguente emissione di aldeidi nei reflui che poi vengono conferiti al depuratore. Tuttavia, spesso non viene rilevato nessun odore quando la presenza di aldeidi è elevata», avvertono gli studiosi.

Ecco quindi che la spiegazione, come già ipotizzato dagli esperti, potrebbe essere un mix di reflui. «Da quanto ci hanno spiegato le sostanze responsabili potrebbero non essere odorose di per sé, ma se unite ad altri materiali oppure in particolari condizioni possono generare disagio», commenta Galli.

Servono segnalazioni precise

In effetti, lo studio ha preso in analisi anche le condizioni metereologiche. «Ecco perché è ora importante raccogliere altri dati nei mesi più caldi e quindi chiediamo a tutti i cittadini di segnalare puntualmente e con precisione gli odori. Diteci l’orario, il luogo e anche di che tipo di puzza si tratta tramite l’applicazione OdourCollect oppure il sito comunale», chiede il primo cittadino.

Indagini sul campo

Tra qualche mese avrà quindi inizio la seconda parte del progetto, che prevedrà delle rilevazioni direttamente sul campo che verranno poi confrontate con i dati presentati mercoledì 10 febbraio. «Speriamo a quel punto di poter arrivare a risposte concrete per poter individuare il problema e risolverlo, poiché sappiamo che rappresenta un vero disagio per i cittadini», conclude Galli.

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