di Paolo Broggi
Una festa davvero speciale, quella andata in scena a Milano per la consegna degli Oscar tuttoBICI, il premio che ogni anno viene assegnato al miglior atleta di ogni categoria agonistica, dagli Esordienti fino ai Professionisti. Dal 1995 il premio istituito dal mensile tuttoBICI e dal sito tuttobiciweb.it chiama alla ribalta grandi campioni affiancati da giovani speranze del ciclismo e racconta le loro emozioni, che hanno come filo conduttore la grande passione per la bicicletta.
La Notte degli Oscar ha premiato così gli esordienti Anna Bonassi, Riccardo Longo e Samuele Brustia, gli allievi Linda Sanarini e Alessio Magagnotti, gli juniores Federica Venturelli e Simone Gualdi, l’Elite Nicolò Garibbo, l’Under 23 Giosué Epis, mentre Silvia Persico è stata la miglior donna. Andrea Bagioli ha ricevuto il premio come miglior giovane professionista mentre Filippo Ganna è stato applaudito come miglior professionista italiano del 2023.
Nella serata che ha visto riuniti corridori di ieri e di oggi, imprenditori e sponsor, tecnici e dirigenti, è stato assegnato un premio speciale alla Cicli De Rosa che ha tagliato il traguardo dei suoi primi 70 anni di storia. Consegnato a Francesco Pancani, storica voce del ciclismo dei canali Rai, il premio Lucia e Pietro Rodella, destinato a un esponente dei media che ama il ciclismo e che si spende attivamente per promuoverlo.
Tra i protagonisti della serata anche la Fondazione Iseni y Nervi di Lonate Pozzolo, rappresentata dal suo presidente Fabrizio Iseni con la signora Paola e dal Direttore Scientifico della Fondazione Iseni Y Nervi Andrea Macchi con la signora Patrizia. È stata proprio la Fondazione a promuovere uno degli Oscar più prestigiosi, quello riservato al miglior tecnico italiano della stagione. I lettori di tuttobiciweb e una giuria di saggi e di esperti hanno assegnato il premio a Fabio Baldato, direttore sportivo della UAE Team Emirates, la formazione numero uno al mondo: «È una grande soddisfazione essere qui, in questa serata tanto prestigiosa. Voglio condividere questo premio con gli altri direttori sportivi della squadra e con tutto il team. Per noi laurearci formazione numero uno al mondo è stato un risultato straordinario e per questo ci hanno fatto una grande festa negli Emirati, dove il nostro esempio contribuisce ad un progetto importante, quello di cambiare le abitudini di vista di un Paese e del suo popolo. E per finire consentitemi un ringraziamento alla Fondazione Iseni y Nervi e a Fabrizio Iseni che conferma ancora una vota di essere un grande amico del ciclismo».
Articolo a cura di Tuttobiciweb.it