Una panchina per Valentina a Varese. La madre: «Il male non ci deve schiacciare»

panchina valentina varese
I familiari di Valentina Di Mauro insieme a prefetto e ass. Dimaggio

VARESE – «Non ci sono parole davanti a queste cose: la fede mi sta tenendo in piedi, Dio ti accarezza il cuore davanti a questa atrocità di una mamma a cui strappano dal ventre sua figlia». Un anno dopo è ancora molto forte il dolore per la mamma di Valentina Di Mauro, uccisa dal compagno nel luglio 2022 a Cadorago (nel video qui sotto il suo intervento). Oggi, sabato 25 novembre, nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne Varese le ha dedicato una panchina rossa.


Davanti alla scuola materna

L’iniziativa è stata voluta dal Comune di Varese insieme alla Parrocchia e al comitato di quartiere, con la panchina che è stata posizionata in via Giannone di fronte alla scuola materna San Carlo, che Valentina aveva frequentato da piccola e dove accompagnava il suo amato nipotino. «Mia figlia ha passato qui l’infanzia – ha ricordato mamma Franca ringraziando per il pensiero in memoria della figlia – non è una cosa da poco, è una tragedia e io mi sono affidata a Dio: mi auguro che dia forza anche a tante mamme nella stessa situazione che stanno soffrendo come me». Nelle sue parole anche un segno di speranza. «Tutto l’amore che ho lo riverso a mia figlia, mio marito e mio nipote. Bisogna avere la possibilità di andare avanti e lottare e cercare di non abbattersi perché non dobbiamo permettere che il male ci schiacci». È intervenuta poi anche la sorella Alessandra: «Lei amava i bambini e i bambini amavano lei – ha detto prima di lanciare un appello – cercate aiuto, non abbiate paura, denunciate e fatevi aiutare, non fatevi manipolare. Purtroppo nel nostro caso non c’era stato alcun segno, ma noi continueremo a portare il sorriso della nostra amata Valentina».


Il coraggio di denunciare

Alla breve cerimonia ha partecipato anche il prefetto Salvatore Pasquariello. «È un segno dedicato a Valentina, alla sua vita troppo presto strappata al futuro – ha detto l’assessora alle pari opportunità Rossella Dimaggio – dobbiamo imparare che il rispetto degli uni e degli altri è l’unica possibilità che abbiamo». Quindi ha ricordato la presenza sul territorio dei centri antiviolenza che si affiancano all’azione delle forze dell’ordine, invitando chi è in difficoltà a non nascondersi. Anche don Marco Casale lo ha sottolineato: «Bisogna fare appello alla comunità, si deve avere il coraggio di parlare, denunciare e segnalare le situazioni critiche». Nelle mani di mamma e sorella due rose, una rossa e una bianca. Quindi un momento musicale con la canzone Coraline dei Maneskin suonata da una ragazza del Liceo Manzoni, prima dello svelamento della panchina (nel video qui sotto).

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