Europei su pista: Barbieri e quartetti, ancora tre argenti per l’Italia

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È d’argento il quartetto dell’inseguimento femminile ai campionati Europei su pista in Bulgaria: Martina Alzini, Elisa Balsamo, Chiara Consonni e Vittoria Guazzini hanno pedalato in 4.13.632 ma nulla hanno potuto contro le fortissime britanniche Josie Knight, Laura Kenny, Katie Archibald e Neah Evans (4.10.437). Le azzurre hanno lottato con grande determinazione e, nonostante siano arrivate all’appuntamento continentale con una preparazione forzatamente imperfetta, hanno conquistato un risultato di prestigio. Terzo posto per l’Ucraina (4.33:833) che nella finalina ha battuto la Spagna (4.37.341).

Argento anche per il quartetto maschile composto da Francesco Lamon, Stefano Moro, Jonathan Milan e Gidas Umbri. Gli azzurri non sono riusciti a gestire la prova con Milan che ha staccato i due compagni di squadra e inevitabile è stato l’aggancio da parte del quartetto russo – composto da Aleksandr Dubchenko, Lev Gonov, Nikita Bersenev e Alexander Evtushenko – che ha conquistato l’oro. Il bronzo è andato alla Svizzera che, con il tempo di 3.55.051, ha avuto la meglio sul quartetto della Bielorussia (4.00.372).

Il terzo argento lo ha conquistato la modenese Rachele Barbieri a salire sul podio grazie al secondo posto nella prova a eliminazione donne. Brava l’azzurra a tenere testa fino all’ultima avversaria portandosi così a casa l’argento alle spalle della britannica Elinor Barker che di forza vince il titolo. Medaglia di bronzo per la portoghese Maria Martins.

Il ct Dino Salvoldi è soddisfatto: «In questa seconda giornata abbiamo raggiunto il massimo degli obiettivi di giornata alla nostra portata, visto che abbiamo conquistato l’argento con il record italiano del quartetto e l’argento con Rachele Barbieri. L’unico rammarico resta il mancato accesso alla semifinale di Miriam Vece, ma non ne facciamo un dramma e impariamo: cercheremo di essere più aggressivi anche nella velocità».

A sua volta Marco Villa analizza la prova dei suoi quartettisti: «Abbiamo perso una finale nella quale abbiamo creduto fino alla fine. Purtroppo abbiamo pagato la mancanza di sincronismo: Lamon ha speso tropo all’inizio e non è al top della condizione, Milan ha spinto troppo nella progressione, ma sapevamo che i tempi di entrata in azione non avrebbero potuto essere perfetti. Ci abbiamo provato, i russi stanno sperimentando  – partendo con un kilometrista che lancia fortissimo il quartetto e poi si rialza – e noi abbiamo provato ad attaccarli. Sono stati più bravi di noi».

Infine il Cassani pensiero: «Brava Rachele Barbieri, bravissime le ragazze del quartetto che hanno corso a tempo di record, in campo maschile ci è mancato qualcosa ma l’inserimento di Moro e di Gidas Umbri è stato molto importante e l’argento è un risultato che conta».

Oggi saranno assegnati i titoli dell’Omnium con Elisa Balsamo e Francesco Lamon in corsa, dell’inseguimento individuale donne con le azzurre Martina Alzini e Silvia Valsecchi e della velocità (nessun azzurro). Ricordiamo che i CT, nel rispetto del regolamento, possono effettuare dei cambi.

Articolo a cura della redazione di Tuttobiciweb

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