Lorenzo Gobbo torna in pista dopo l’incidente di un anno fa al velodromo

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di Luca Galimberti

Ripartenza. Quante volte abbiamo pronunciato questa parola da marzo ad oggi, quante volte l’abbiamo scritta per intendere il ritorno alle corse dopo lo stop dettato dal Covid-19? Nelle righe che state per leggere però “ripartenza” ha un significato maggiore, un doppio valore. Racchiude forza di volontà, speranze, sogni ed obiettivi. È un termine che Lorenzo Gobbo, ne siamo certi, avrà cominciato a pensare e a pronunciare ben prima dell’emergenza Covid, già dalla scorsa estate, dopo la disavventura che lo ha visto protagonista.

Lo juniores brianzolo nato nel 2002 e tesserato per il GB Junior Team P&G – lo ricorderete – il 12 luglio 2019, mentre era impegnato nei Campionati Europei di categoria al velodromo di Gand, è rimasto vittima di un grave incidente: dopo una caduta fu trafitto da un listello di legno che si staccò dalla pista; questo gli provocò diverse lesioni costringendolo ad un intervento chirurgico e a diversi giorni d’ospedale.

Dopo le cure e la riabilitazione Lorenzo, con l’aiuto della famiglia, ha lasciato il brutto momento alle spalle: «Devo ringraziare i miei genitori, gli amici, la squadra e le tante persone del mondo del ciclismo che mi hanno sostenuto e fatto sentire la loro vicinanza», confida a tuttobiciweb il ragazzo di Lentate sul Seveso, poi aggiunge: «Quello che mi è successo mi ha spronato a dare il massimo. Mi sono impegnato e ho lavorato intensamente nel periodo di preparazione invernale: prima la palestra, poi le uscite in bicicletta. La condizione era buona.»

Iniziare subito bene per migliorare il tuo già buon rendimento dello scorso anno (4° ad Olgiate Molgora, 5° a Caraglio, 7° a Castano Primo, 8° a Graffignana, 10° a Dogliani, ndr).
«L’obiettivo era quello, io ero pronto. Il coronavirus ha bloccato tutto e di conseguenza anche il mio ritorno alle gare, la mia ripartenza».

Come hai gestito il lockdown?
«Non mi sono lasciato abbattere. Ho fatto i rulli cercando di mantenere la condizione e da quando è stato possibile pedalare su strada l’ho fatto nella speranza di ripartire presto: sono mesi che aspetto di rimettere il numero sulla schiena e fare quello che non ho potuto fare lo scorso anno».

Obiettivi invariati, immagino.
«Partire subito forte, sicuramente. Anche perché la stagione sarà corta, ci sarà meno tempo per potersi mettere in mostra».

Intanto sei tornato in pista con il gruppo azzurro
«Sì, nelle ultime settimane sono stato convocato su indicazione del Commissario Tecnico Villa per degli allenamenti a Montichiari».

Cosa hai provato?
«È stato bello e molto emozionante. La pista mi piace tanto e tornare a girare in un velodromo è stato un po’ come riprendere da dove avevo interrotto. Nessun problema, solo tanta voglia di pedalare».

Gobbo, che studia Amministrazione Finanza e Marketing, ha ereditato la passione per il ciclismo da papà Gianni (dilettante assieme a Bugno e Scirea, ndr), e quando gli chiediamo se ha dei corridori a cui si ispira ci risponde sicuro: «Da sempre i miei idoli sono stati Alberto Contador e Cadel Evans. Attualmente mi piace molto Julian Alaphilippe.»

Ma cosa vuole fare Lorenzo da grande?
«Il mio sogno nel cassetto è quello di continuare a correre in bicicletta, passare professionista e ottenere risultati di prestigio».

Articolo a cura della e di tuttobiciweb

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