Il cimitero vecchio di Viggiù rivive per una sera con i racconti del mistero

VIGGIÙ – Una serata all’insegna del mistero in un vecchio cimitero rimasto intatto così com’era ad inizio Novecento. È quello che si potrà vivere questa sera, mercoledì 2 novembre, a Viggiù, presso il cimitero vecchio di viale Varese. Una tradizione che si rinnova da una quindicina d’anni attirando sempre un pubblico numeroso.

Atmosfere dal passato

Il cimitero vecchio è un luogo molto affascinante di Viggiù, che attira l’attenzione di visitatori che giungono anche da fuori provincia. Durante l’anno è normalmente chiuso e si può visitare chiedendo la chiave al vicino museo. Viene invece aperto regolarmente da metà ottobre a metà novembre. Il cimitero venne utilizzato per circa 100 anni fino al 1910, quando venne chiuso. Da allora si è conservato quasi integralmente, dando ai visitatori la possibilità di apprezzarlo così com’era al momento della sua realizzazione. Varcando il suo cancello si entra in un’atmosfera originale che rimanda al passato. Al suo interno sono sepolti numerosi artisti viggiutesi, tra cui Santino Pellegatta, che nel 1893 scrisse una delle prime guide turistiche della zona, intitolata “Tre giorni a Viggiù”.

L’evento

Come avviene tutti gli anni il giorno del 2 novembre, in cui ricorre la Commemorazione dei defunti, anche quest’anno il cimitero aprirà le porte in orario serale per ospitare l’evento “Il cimitero racconta”. A partire dalle 19 di questa sera si terrà un recital con racconti misteriosi sui personaggi storici di Viggiù, le cui vite torneranno dalle nebbie del passato. Lo storytelling sarà affiancato dall’accompagnamento musicale e da un’illuminazione suggestiva, con alcune centinaia di lumini. Un evento molto amato e sentito, che attira sempre decine di spettatori dal Varesotto e oltre.