Cisl: «Sui vaccini regna la confusione, molti fragili rimandati a casa senza»

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LEGNANO – Continua a regnare la confusione nella campagna di vaccinazione nell’Altomilanese. Dopo i ripetuti allarmi e le sollecitazioni delle scorse settimane, oggi, mercoledì 14 aprile, è la Cisl a lamentare come «dopo i ritardi con gli over 80, persone della zona vengono inviate a molti chilometri di distanza. Neanche per i fragili va meglio, ma si prospetta un percorso ad ostacoli».

Lo scorso venerdì 9 aprile si è aperta la prenotazione del vaccino per i soggetti fragili, «ma come purtroppo è spesso avvenuto nel corso della campagna di vaccinazione – sbotta Giuseppe Oliva, responsabile di zona della Cisl Milano Metropoli – una cosa è la teoria e un’altra la pratica. Di fatto, avviene che al mattino del 9 molte persone con problemi di disabilità hanno provato a prenotarsi per il sospirato vaccino, nella speranza che si potesse procedere velocemente per arrivare il prima possibile ad avere una difesa contro questo virus che da un anno a questa parte ha cambiato le nostre vite. Invece in molti si sono sentiti rispondere: “Lei non risulta essere fragile, si rivolga al suo medico competente”.

Oliva: «Se non erano pronti, perché farli venire?»

«Alcuni – prosegue Oliva – hanno pensato di aver commesso errori nella procedura e così hanno ricominciato tutto da capo. Ma la risposta è stata sempre la stessa. Allora hanno provato a contattare il proprio medico, il quale non sapevano che cosa rispondere. Dopo vari tentativi, tutti a vuoto, provati e riprovati durante la giornata, in serata finalmente il numero verde ha chiarito il problema: “Riprovi tra qualche giorno in quanto sono stati caricati solo il 20% dei codici fiscali dei fragili per cui il sistema non riconosce tutti”. Non ci sono parole: potersi vaccinare è come vincere al lotto, se sei fortunato bene, altrimenti riprova. Se non si era pronti, perché aprire e far penare le persone?».

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