La Conferenza provinciale permanente si insedia a Varese: istituzioni a confronto

VARESE – Un luogo di confronto per le istituzioni sui temi più attuali e urgenti per il territorio. È questo l’obiettivo della Conferenza Provinciale Permanente, che si è riunita per la prima volta questa mattina, venerdì 27 maggio, nella sala consiliare della Provincia di Varese a Villa Recalcati. Numerosi i temi all’ordine del giorno della riunione di insediamento, tra cui l’educazione alla legalità per i giovani.

Gli obiettivi della conferenza

Lo scopo della Conferenza Provinciale Permanente è quello di coadiuvare il prefetto nel coordinamento delle attività degli Uffici periferici dello Stato e nella collaborazione con i rappresentanti delle Autonomie locali. Il prefetto di Varese Salvatore Pasquariello ha presieduto la riunione di insediamento, a cui hanno partecipato sindaci, parlamentari eletti sul territorio, il presidente della provincia Emanuele Antonelli, il governatore Attilio Fontana e i consiglieri e assessori regionali, ma anche associazioni di categoria e i rappresentanti di forze dell’ordine, organizzazioni sindacali e ordini professionali.

I temi del primo incontro

All’ordine del giorno diversi temi: situazione degli organici della Pubblica Amministrazione; sicurezza nei luoghi di lavoro; smart working; aggiornamento della situazione dell’accoglienza dei profughi ucraini; circolare del Gabinetto del Ministro dell’Interno avente ad oggetto il Protocollo per la partecipazione e il confronto nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza e del Piano nazionale per gli investimenti complementari. Si è posta inoltre l’attenzione sul problema del disagio giovanile, fenomeno acuitosi a seguito dell’emergenza sanitaria ed a causa dell’incertezza sul futuro.

A tal proposito nel corso dell’incontro è intervenuta l’associazione “Ragazzi On The Road”, che ha ideato un format educativo che vede gli studenti coinvolti sul campo con istituzioni ed enti, ha condiviso la propria esperienza in altre città per trasmettere la cultura della sicurezza e della legalità alle nuove generazioni, avvicinandole il più possibile all’operato delle forze dell’ordine. Si è sottolineato anche come, a seguito della pandemia, sia aumentata tra i ragazzi la
dipendenza dal web e dai social, siano sorti maggiori problemi relazionali nonché situazioni di ansia e depressione. Si è posta inoltre l’attenzione sull’opportunità rappresentata dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, che richiede una progettazione di politiche di intervento ma
anche un’efficace attuazione delle stesse. Infine è stata evidenziata la problematica inerente alla
violenza e ai maltrattamenti nei confronti dei soggetti deboli, in particolare donne e bambini.