Laboratori di sartoria solidale al Gulliver di Varese: gli ospiti imparano un mestiere

VARESE – Sono partiti al Gulliver di Varese due laboratori di sartoria solidale, uno nella sede di Cantello e l’altro in quella di via Albani nel capoluogo. Un’opportunità per gli ospiti del centro per imparare una nuova competenza e misurarsi con il mondo del lavoro. È quanto sta accadendo in questi giorni, grazie alla collaborazione con alcuni partner di rilievo. Primo tra tutti Aveva, leader globale nell’automazione industriale, che ha donato a Gulliver il materiale per avviare la start up: due macchine da cucire e i mobili per il laboratorio.

Dal volontariato alla donazione

«Negli scorsi mesi siamo venuti in contatto con Aveva – racconta Alessandra Calafà, responsabile dell’area Corporate fundraising di Gulliver – abbiamo vissuto una giornata di volontariato di impresa nella nostra sede di Cantello. Con i loro dipendenti abbiamo imbiancato, per rendere ancora più belli gli spazi da destinare ai nostri nuovi laboratori: quello di sartoria e quello di musica e canto». Anche Rosamaria Callipo, senior marketing specialist di Aveva, racconta l’incontro con Gulliver. «Siamo stati travolti dall’entusiasmo degli ospiti della struttura e abbiamo iniziato subito a lavorare con loro fianco a fianco. È stato naturale entrare in empatia e collaborare insieme per realizzare un obiettivo comune».

Sacche per la Milano Marathon

Primo obiettivo del laboratorio è stata la Milano Marathon. «Abbiamo preparato le sacche per i pacchi gara dei nostri runner – continua Alessandra Calafà – in questi mesi siamo stati affiancati da un partner speciale, la Fody Eco Social Fabrics di Pistoia, start up innovativa di tipo benefit che ci ha fornito il know how e il materiale. Con loro condividiamo la stessa visione della vita: dare valore a quello che viene considerato uno “scarto”, una risorsa sottovalutata». Fody nasce come progetto pilota nel 2020 e come società a luglio 2022. «Lavoriamo con i tessuti di scarto delle aziende tessili, soprattutto del distretto di Prato – racconta Luca Freschi, ceo di Fody – il nostro obiettivo è quello di regalare coperte per i senza tetto e, al contempo, essere economicamente sostenibili, entrando nel circuito degli esercizi commerciali con i prodotti che realizziamo: gadget, tovaglie, zaini». Un progetto altamente sociale, oltre che ecologico, che si propone di dare un lavoro ai soggetti svantaggiati.

Imparare un mestiere

Come facilmente immaginabile, attivare un laboratorio tessile in una comunità come il Gulliver è un processo che richiede il rispetto dei tempi di tutti gli ospiti coinvolti, affinché sia veramente inclusivo. Ma il progetto sta già portando i primi frutti. Dopo il primo impegno per la Milano Marathon si sta ora lavorando ad una nuova creazione: le pochette da taschino per i vestiti da uomo, nate dalla collaborazione con un importante brand della moda. Il laboratorio di sartoria è solo una delle proposte che vengono fatte durante il percorso terapeutico al Gulliver. «È nostra abitudine – raccontano dal centro – coinvolgere e stimolare i nostri ospiti in laboratori manuali, per imparare un mestiere e mettersi alla prova con semplici mansioni in contesti lavorativi e sociali protetti per avviarsi al reinserimento vero e proprio».