Conti di Amga a picco, debiti per più di 12 milioni. «Operazione Neutalia a rischio»

legnano amga neutalia bilancio

LEGNANO – Le voci che si rincorrevano da tempo trovano conferma nel bilancio 2022 di Amga predisposto dal cda e in attesa di essere sottoposto al vaglio dei soci: la società è in difficoltà per carenza di liquidità, al punto che «appare impossibile che possa fare fronte agli impegni previsti dal piano industriale di Neutalia». È quanto scrive in una mozione urgente depositata oggi, lunedì 19 giugno, il consigliere comunale del Movimento dei Cittadini Franco Brumana, secondo il quale «i debiti verso le banche ammontano a 12.150.172 euro di cui 3.621.897 nel breve termine, mentre l’anno precedente erano pari a 1.501.027.

«Amga – prosegue Brumana – ha ipotecato i beni immobili per ottenere un mutuo di 7.343.000 euro contratto anche per affrontare l’operazione Neutalia; le disponibilità liquide ammontano a 2.509.316 euro e quindi non coprono nemmeno i debiti a breve verso le banche; nel 2022 ha subìto una perdita di esercizio di 2.178.494 euro».

Brumana: «Piano industriale insostenibile»

La municipalizzata legnanese dovrà affrontare i notevoli costi previsti dal piano industriale di Neutalia, operazione che comporta investimenti di 112 milioni, che nel solo periodo fino al 2027 sono previsti in euro 92.300.000. Per il consigliere civico «56.700.000 dovrebbero essere recuperati con finanziamenti delle banche, che naturalmente esigeranno garanzie dai soci, e il rimanente, pari 35.600.000, dovrebbe essere apportato dai soci. Poiché Amga possiede un terzo del capitale sociale di Neutalia, dovrebbe in teoria sobbarcarsi 18.900.000 di garanzie e 11.866.666 di finanziamento. Il nuovo presidente di Cap Holding ha dichiarato che il piano industriale di Neutalia sarà portato nei consigli comunali a luglio e ad agosto e che successivamente Cap Holding, insieme ad Agesp e Amga, provvederanno ad un aumento di capitale. Non si sa se si tratterrà di un aumento di capitale unico o se sarà il primo di una serie».

Mozione a Legnano per “due diligence”

Sempre il piano industriale di Neutalia riguarda «un arco di tempo enorme» pari a 25 anni, «che quindi presenta margini molto elevati di incertezza. A questo proposito si può rilevare che nel giro di pochi mesi, tra il 1° e il 2° piano industriale, la previsione delle necessità di investimento è aumentata di ben 12.500.000 euro e si possono ricordare le recenti, imprevedibili variazioni dei costi del metano. La società di revisione Bdo – incalza Brumana – che ha analizzato il piano, ha dichiarato che “la responsabilità della relazione del piano, nonché delle ipotesi e degli elementi posti a base della sua formulazione, compete agli amministratori di Neutalia”. L’operazione si presenta quindi estremamente rischiosa per Amga e nessun imprenditore privato, attento ai propri interessi, affronterebbe una simile avventura».

Di qui la richiesta al consiglio comunale di impegnare il sindaco a ottenere in primis da una società indipendente una  “due diligence” (un’analisi approfondita dei termini della trattativa) che evidenzi i possibili rischi per Amga derivanti dalla partecipazione al piano industriale «e chiarisca quale possa essere l’interesse di questa società nell’operazione»; e a utilizzare i suoi poteri di socio di maggioranza in Amga per ottenere che «prima degli esiti della due diligence questa società non dia l’assenso ad aumenti di capitale, a sottoscrizioni di garanzie e a finanziamenti a favore di Neutalia».

legnano amga neutalia bilancio – MALPENSA24