Coronavirus, la mappa aggiornata: casi a Gallarate, Casorate, Ferno e Gazzada

VARESE – Sono saliti a 75 i casi positivi al coronavirus in provincia di Varese. L’aggiornamento del database di Regione Lombardia di ieri pomeriggio, mercoledì 11 marzo, fa segnare per la prima volta una crescita del 50% dei contagi: martedì 10 marzo il dato accertato era di 50 casi positivi. In un giorno se ne sono aggiunti ben 25. Allargando anche il numero dei Comuni interessati dall’epidemia. Tra cui Gallarate, con il suo primo caso, così come Ferno (un caso) e Casorate Sempione (dove invece i casi sono due). C’è anche Gazzada Schianno, con due casi, tra le new entry sulla mappa elaborata da Isaia Invernizzi su Tableau Public, sulla base dei dati ufficiali diffusi da Regione Lombardia.

In provincia di Varese

La città più colpita in provincia di Varese continua a rimanere Caronno Pertusella, che però sale da 11 a 18 casi, arrivando a toccare la soglia di 1 contagiato ogni mille abitanti, primo Comune del Varesotto in questa situazione. Poi c’è sempre Busto Arsizio, che da 6 casi passa a 10. Nel totale dei positivi vengono considerati anche i pazienti che non ce l’hanno fatta, come l’anziano di 86 anni di Sant’Edoardo (primo decesso con coronavirus in provincia di Varese) e il dottor Roberto Stella, che si è spento ieri all’ospedale di Como. Crescono i casi anche ad Arcisate (5), Saronno (4), Varese (3) e Cislago (3). Vanno ad aggiungersi ai casi già riportati ieri.

Nell’Altomilanese

Anche nell’Altomilanese l’epidemia continua a diffondersi, toccando ormai quasi tutti i Comuni. A Legnano i contagiati sono passati da 8 a 13, a Rescaldina da 4 a 6, a Castano Primo da 2 a 6, mentre viene segnalato il primo caso a Turbigoa Magnago, a Cerro Maggiore, ma anche a Inveruno (tre casi), a Casorezzo (uno), a Ossona (due), a Pogliano (quattro) e a Vanzago (uno).

«State a casa»

Visto il diffondersi del contagio anche sul nostro territorio, valgono in modo ancora più stringente le indicazioni delle autorità riguardo alle precauzioni da prendere per evitare l’infezione, in particolare le raccomandazioni a restare a casa per interrompere la diffusione del coronavirus. Con il nuovo decreto di ieri sera, 11 marzo, che inasprisce le misure e le restrizioni per il contenimento del contagio in tutto il Paese, la speranza è che la corsa del virus possa finalmente rallentare.

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