Cresce l’IRCCS di Candiolo gemellato con la Fondazione Iseni. Il ruolo degli Agnelli

Allegra Agnelli taglia il nastro dell'Hospice Monviso

CANDIOLO (TO)  – Un primo importante passo per far crescere il “Progetto Candiolo”. E’ stato inaugurato oggi (martedì 14 dicembre) l’Hospice Monviso, struttura di 2.500 metri quadrati, con 20 camere, area tisaneria e ristoro e dotato di strumentazione all’avanguardia che consente un utilizzo ancor più efficace delle telemedicina.

Alla cerimonia di inaugurazione, insieme ad Allegra Agnelli, Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro; Andrea Agnelli, Presidente della Fondazione del Piemonte per l’Oncologia (l’ente che gestisce le attività cliniche e di ricerca dell’Istituto); Luigi Genesio Icardi, Assessore Regionale alla Sanità, il direttore generale dell’Istituto Antonino Sottile; era presente Fabrizio Iseni, presidente della Fondazione Iseni Y Nervi a testimonianza della collaborazione e sinergia in essere tra le l’eccellenza sanitaria piemontese e gli Istituti di ricovero e cura di Lonate Pozzolo.

Allegra Agnelli, don Mario Mattiuz e Fabrizio Iseni

La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, grazie alla generosità dei donatori, ha messo a disposizione dell’Istituto di Candiolo IRCCS un nuovo servizio per i propri pazienti oncologici e per le loro famiglie: “I’hospice “Monviso“, una struttura che avrà un suo personale dedicato, medici, infermieri, operatori socio-sanitari, amministrativi.

Il Monviso

Situato al terzo piano del Centro di ricerca e cura, “Monviso” si estende su 2 mila e 500 metri quadrati ed è stato realizzato anche grazie all’importante supporto del Maestro Ugo Nespolo, da sempre vicino alla Fondazione, che ha donato più di 50 opere per arredare e rendere ancora più accoglienti le camere e gli spazi comuni, oltre che disegnare il logo. Il nuovo hospice conferma l’attenzione per il paziente da parte dell’Istituto, garantendo così le cure e il benessere psicologico a quelle persone che vivono una fase della malattia avanzata o terminale.

Nell‘hospice vi sono 20 camere singole, dotate di letto aggiuntivo e bagno privato, e un’area comune comprendente una cucina e un salone, per dare la possibilità ai pazienti e ai loro familiari di avere tutti i confort in un ambiente il più “casalingo” possibile. Grazie alla collaborazione con la Fondazione Circolo dei Lettori, l’hospice sarà inoltre dotato di una piccola biblioteca, a disposizione dei degenti e dei loro cari.

Avanguardia

L’area è attrezzata con le più moderne tecnologie, tra le quali un sistema di telemedicina e di teleriunione per consentire ai familiari una facile interazione con l’ammalato, e agli specialisti di Candiolo di confrontarsi a distanza con i medici di medicina generale e con i nuclei delle Asl che hanno in carico il paziente.

Le dichiarazioni

«La Fondazione vuole permettere all’Istituto di poter curare sempre più persone e di farlo sempre meglio —ha dichiarato Allegra Agnelli — e l’apertura di questo servizio sottolinea ulteriormente l’attenzione che tutti noi abbiamo nei confronti dei pazienti e delle persone a loro vicine. “Monviso” incarnerà pienamente due valori che da sempre ci hanno contraddistinto, umanità e competenza. Grazie a tutti í nostri donatori che ci hanno permesso di fare questo importante, e fondamentale, investimento».

L’hospice inaugurato oggi (martedì 14 dicembre) rappresenta solo l’inizio di un percorso dedicato a questa tipologia di pazienti. Un ulteriore spazio, infatti, è stato pensato nel progetto “Cantiere Candiolo“, l’importante piano di sviluppo dell’Istituto che metterà a disposizione nuovi spazi per medici, ricercatori e, soprattutto, pazienti e loro familiari.

«Sappiamo bene come certi traguardi siano possibili soltanto grazie ad un modello organizzativo della massima efficienza – ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – con l’impegno di professionalità gestionali e tecniche di primo piano. Senza dubbio, su questo fronte l’Istituto di Candiolo rappresenta una garanzia assoluta di serietà e successo nei confronti dei pazienti e dei donatori che da sempre sostengono con le loro offerte la Fondazione Piemontese per la ricerca del cancro».

La grande attenzione anche ai piccoli dettagli è testimoniata dalle opere d’arte presenti negli spazi del “Monviso”. «Mai come in questi tempi -ha dichiarato Ugo Nespolo, che ha realizzato anche il logo – si deve scegliere se confinare la creazione artistica a un ruolo di puro e semplice optional al sociale, decoro o semplice investimento oppure tentare di riportare il fare arte ad un possibile incontro con la vita reale. Ho lavorato con entusiasmo al Progetto Monviso Hospice dell’Istituto di Candiolo nella speranza che le mie opere, appositamente create, come il logo possano in qualche modo contribuire al benessere psicologico delle persone che saranno ospitate e dotare l’arte di una valenza non passiva”.

La Fondazione

La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus è stata costituita nel 1986 per offrire un contributo significativo alla sconfitta del cancro attraverso la realizzazione in Piemonte di un centro oncologico, l’Istituto di Candiolo (Torino), capace di coniugare la ricerca scientifica con la pratica clinica e di mettere a disposizione dei pazienti oncologici le migliori risorse umane e tecnologiche. La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro si occupa di reperire le risorse economiche attraverso attività di raccolta fondi e organizza tutte le iniziative e le manifestazioni necessarie per raggiungere questo scopo.

Punto di eccellenza

L’Istituto di Candiolo è l’unico centro di ricerca e cura del cancro italiano realizzato esclusivamente attraverso il sostegno di oltre 300 mila donatori privati che, grazie alla loro generosità, ne hanno fatto un centro di rilievo internazionale. Ed è l’unico “Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico” del Piemonte, riconosciuto dal Ministero della Salute, a testimonianza delle importanti scoperte fatte e pubblicate sulle più prestigiose riviste scientifiche internazionali. È inserito nella Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta e le sue prestazioni sono fornite in convenzione col Servizio Sanitario Nazionale o in regime di libera professione. Ha iniziato la sua attività nel 1996 e da allora ha sviluppato nuovi spazi e servizi. Oggi si estende su 56.500 mq, di cui circa 10 mila dedicati alla ricerca. A Candiolo lavorano circa 800 persone tra medici, ricercatori italiani e internazionali, infermieri, personale amministrativo e tecnici.