Cub Trasporti: «No a un’ulteriore privatizzazione di Airport handling»

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MALPENSA – Continua senza sosta il processo di privatizzazione di Airport Handling, la società sorta a Linate e Malpensa del 2014 sulle ceneri di Sea handling come risposta obbligata alla maxi multa inflitta da Bruxelles che le contestava sostegni pubblici. Dnata – uno dei maggiori fornitori di servizi aerei del mondo che fa parte della galassia Emirates – dopo aver ricevuto nel 2016 l’approvazione dell’Antitrust italiana per acquisire una quota del 30 per cento di Airport Handling, ora si appresta a impossessarsi di un ulteriore 40 per cento delle quote azionarie. Un’azione contestata dalla Cub Trasporti. «Tutto ciò nonostante i buoni risultati economici di Airport Handling che, con la sua autonomia aziendale, le consente di operare sugli scali milanesi senza il rischio di un intervento sanzionatorio della Comunità europea», scrive la sigla di base in una nota. «Tutto ciò avviene con la forte ripresa del traffico passeggeri e del quasi totale monopolio che Airport Handling ha su Malpensa e Linate».

Un regalo a Dnata

Secondo la Cub Trasporti, i dirigenti aziendali stanno preparando un ulteriore trasferimento di centinaia di lavoratori da Airport Handling verso Sea spa, attuando anche, con soldi pubblici, licenziamenti incentivati. «Questo – spiega il sindacato – al solo scopo di smagrire ulteriormente Airport Handling di lavoratori a tempo indeterminato, prima della sua privatizzazione».

Troppi interinali

In base alle cifre diramate dalla Cub Trasporti, oltretutto, nello scorso anno ben 1021 contratti di lavoro sono stati stipulati da Adecco, nota società di lavoro interinale, che poi ha “prestato” i lavoratori ad Airport Handling. «Infatti l’agenzia Adecco operante sullo scalo di Malpensa, nell’estate scorsa ha assunto ben 1632 lavoratori». La strategia, secondo il sindacato, è evidente: «Un’azienda pubblica, la Sea, sta privatizzando una società in attivo, accollandosi l’onere di personale fisso, che poi sarà sostituito da lavoratori interinali di Adecco. Ricordiamo che la stessa Sea, in questi anni, ha già terziarizzato la biglietteria, i parcheggi e parte della sicurezza, ha imposto ai lavoratori della sicurezza un accordo che li costringe a lavorare di più di notte e ha chiuso la mensa di Linate semplicemente perché, a suo dire, è antieconomico tenerla aperto la sera e nei fine settimana».

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