BUSTO ARSIZIO – Come anticipato da M24 ben quaranta giorni fa (Mencarelli ai saluti, piace Lavarini), la Unet e-work Busto Arsizio ufficializza l’allenatore per la stagione 2018/19: Stefano Lavarini sostituisce quindi Marco Mencarelli. Il quarantenne tecnico piemontese sceglie dunque di ripartire da Busto dopo le esperienze all’estero tra Brasile e Corea del Sud. Nonostante la giovane età, il coach di Omegna ha già un palmares di prim’ordine fatto di successi in patria e sul Rio delle Amazzoni.
La scheda tecnica
Stafano Lavarini è nato il 17 gennaio 1979 a Omegna (VCO). Compagno di classe a scuola di Leo Lo Bianco, inizia giovanissimo ad allenare le squadre della sua città, prima di trasferirsi a Trecate e La Spezia. Dal 2007 allena il Club Italia, mentre nel 2010 si trasferisce a Bergamo, dove vince uno scudetto e una Supercoppa Italiana da assistente allenatore di Mazzanti e poi nel 2016 una Coppa Italia da head coach. Nel 2017 vola in Brasile per allenare il Minas di Belo Horizonte: oltre Oceano conquista 1 campionato brasiliano, 1 Coppa del Brasile e 2 Campionati Sudamericani per club (l’equivalente della europea Champions League). Dal gennaio 2019 è anche allenatore della nazionale della Corea del Sud.
Le prime parole di Lavarini
“L’esperienza brasiliana è stata fantastica, assolutamente al di sopra delle aspettative. Ho potuto lavorare bene, mi sono trovato molto a mio agio ed ho avuto sempre grande fiducia attorno a me. Il campionato italiano è ancora il miglior campionato del mondo. La chiamata della nazionale coreana mi dà la possibilità di raggiungere l’Olimpiade del 2020 e questo è per me davvero molto stimolante. Ho scelto la Uyba perché è una società molto organizzata e coerente. A Busto Arsizio si conosce la pallavolo, c’è molto equilibrio nel commisurare ambizioni, possibilità e potenziale, investendo nel modo corretto e facendo sempre il passo secondo la propria gamba. Non esistono posti dove poter lavorare meglio: ho molta stima per il direttore generale Enzo Barbaro e anche questo ha inciso sulla mia scelta. Molte giocatrici della rosa rimarranno: sarà una squadra che cercherà di avere un’ottima seconda linea, che dovrà cercare nella qualità del primo tocco la possibilità di sviluppare un gioco di attacco rapido visto la qualità tecnica e guerriera, più che spiccatamente fisica, delle atlete a disposizione. Sarà una UYBA che, come elemento migliorativo, dovrà trovare qualcosa in più dall’opposto, nella finalizzazione e nella risoluzione delle situazioni difficili“.
Lo starting six
E difatti è pronta ad essere annunciata anche Kartsa Lowe: l’opposto statunitense, fresca vincitrice dello scudetto con Conegliano, corrisponde esattamente alle caratteristiche. Troverà in Orro una palleggiatrice di alto livello, in banda due certezze come Herbots e Gennari e un centro fisico e moderno come Bonifacio e Washington, senza dimenticare poi la sicurezza di Leonardi.