Da grande sorpresa a flop: il declino di Siamo Somma

SOMMA LOMBARDO – Se nel 2015 la lista civica di Siamo Somma era stata etichettata come la grande sorpresa delle amministrative, a distanza di cinque anni si può dire che la musica sia cambiata. Anzi, si può anche parlare di flop. Le elezioni che avevano consegnato a Stefano Bellaria il suo primo mandato, ora fresco di rinnovo, si erano trasformate in un colpaccio anche per i civici di Siamo Somma, garantendo al candidato Corrado Martinelli un seggio tra i banchi dell’opposizione. E con un risultato degno di nota, visto che si era portato a casa più del 7% delle preferenze sommesi. Anche a discapito di nomi più quotati, come Luigi Bollazzi (Insieme per Difendere Somma), o dell’intero Movimento 5 Stelle. Ora i voti sono stati dimezzati. E da unica lista civica di minoranza a essere in consiglio, è passata alla totale esclusione dai giochi. Qualcosa è successo. A partire dalla fusione con Lombardia Ideale: nato come semplice sostegno al centrodestra, il gruppo è arrivato ad assumere una carica politica che non rispecchia gli elettori medi di una lista senza colori. Non tutti hanno condiviso la scelta. Non tutti l’hanno capita.

Ripartire dagli errori

La disfatta spinge gli esponenti del gruppo a un’analisi inevitabile. Il primo passo lo fa l’ex presidente di Siamo Somma, Nando Torreggiani: «La nostra associazione, che aveva inserito alcuni candidati in questa coalizione (rinunciando alla storica indipendenza), non ha potuto sottrarsi a un risultato indiscutibilmente negativo». Non ci gira troppo intorno: il ko delle elezioni ha per forza una spiegazione: «Le proposte di opere pubbliche, di rilancio economico e sociale della nostra città, argomenti sostenuti per anni da Siamo Somma, non hanno raggiunto il cuore degli elettori. I quali, inoltre, non hanno apprezzato l’alleanza stipulata. E che, a mio avviso, era di carattere sperimentale». Ora però l’ex presidente guarda al futuro dell’associazione. «Per gli sconfitti si tratta di ripartire», un termine non scelto a caso. «Non si può negare che sia sinonimo di tenacia e serietà. Ma ciò di cui sono convinto è che per “ripartire” occorra dare un significato agli errori fatti, valutare le responsabilità delle scelte e dire in modo chiaro che ha sbagliato chi ha voluto imporre, invece di convincere. Infine, bisogna avere il coraggio di accettare le critiche, traendone il dovuto margine di beneficio».

E cedere alle lusinghe di avere una carica politica più forte non ha pagato, per questo «mi aspetto che la mia associazione prosegua con rinnovate e indipendenti energie la sua attività, e raccolga nuovamente i numerosi consensi che per tanto tempo le hanno dato vigore e incoraggiamento». Ecco, anche la vecchia guardia chiede di tornare a essere una pura lista civica, fatta di sommesi che amano la loro città.

Un rammarico: non aver cambiato il modo di pensare

Differente l’atteggiamento di Corrado Martinelli, «al termine della mia esperienza politica». Invece di guardare al futuro, il consigliere comunale uscente raccoglie quanto fatto in questi cinque anni e fa il punto della situazione. «Il mio progetto, e quello di Siamo Somma, era mettere a disposizione della comunità le nostre idee e le nostre capacità. Anche se appartenenti a una diversa ideologia politica rispetto all’amministrazione in carica. Perché per noi, quando si parla della città dove viviamo, i colori politici non dovrebbero esistere». Nel corso degli anni, forse, la situazione ha preso una piega diversa. Ma Martinelli decide di andare oltre. Non senza qualche rimpianto. «Credo che il nostro più grande rammarico sia stato questo: non essere riusciti a cambiare il modo di pensare e di fare politica», non nasconde. «Anzi, a volte siamo stati attaccati anche su questioni tecniche (dove non ci possono essere interpretazioni politiche e dove abbiamo spesso dimostrato la nostra competenza). Oppure siamo stati attaccati da persone che non hanno mai dedicato nemmeno un minuto alla propria città, se non per sentenziare sui social». E conclude ringraziando anche chi ha fatto muro a lui e all’associazione, «perché dalle cose negative si riconoscono ancora di più quali sono i veri valori della vita: l’etica, il rispetto e l’amicizia».

A Somma Forza Italia e Lombardia Ideale i grandi esclusi dal consiglio comunale

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