Parco Ticino, a rischio estinzione un rospo rarissimo. Dall’Ue 5 milioni per salvarlo

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ARSAGO SEPRIO – Un rospo rarissimo, unico nel suo genere perché ha le pupille verticali come quelle delle vipere. Ed è presente in Italia solo nella pianura Padana. Ma il destino del pelobate fusco insubrico non sembra essere affatto roseo, perché, con la riduzione del suo habitat naturale, rischia di estinguersi. Arriva allora in aiuto un progetto di 5 milioni di euro, capitanato dal Parco Ticino e finanziato al 75% dall’Unione Europea per salvaguardare questa specie.

In arrivo 5 milioni per salvare la vita al pelobate

Parte giovedì 1 ottobre il progetto Life per la tutela del pelobate fusco insubrico, il più piccolo rospo comune. Un’iniziativa da 5 milioni di euro, che ha come capofila il Parco del Ticino e che sarà finanziata al 75% dall’Unione Europa, oltre che dalla Fondazione Cariplo e Snam Rete Gas Spa. Si tratta di un piano a lungo termine, che dovrebbe concludersi alla fine del 2026.

Un rospo rarissimo nelle paludi di Arsago

Il pelobates fuscus insubricus è tra i più rari anfibi del nostro paese, dove, negli ultimi anni, è diventato a rischio estinzione. Fortunatamente, però, una popolazione in buono stato di conservazione è ancora presente in provincia di Varese, nel sito Natura 2000 denominato “Paludi di Arsago” , monitorata da anni dal Parco del Ticino.

Che da anni lavora per conservare un ambiente umido e acquitrinoso per questa specie e che ora, grazie al progetto Life Nature and Biodiversity, apre un nuovo spiraglio di speranza per la conservazione del pelobate. Si tratta di una collaborazione ad ampio spettro che coinvolge, oltre al Parco Ticino anche il Parco Pineta Appiano Gentile-Tradate, la città metropolitana di Torino, gli enti di gestione delle aree protette Po Torinese, il Ticino-Lago Maggiore, il Parco Paleontologico Astigiano e  due soggetti privati: Istituto Delta – Ecologia Applicata per la gestione del progetto e gli aspetti di comunicazione e Eleade Società Cooperativa, costituita dagli stessi erpetologi.

Bisogna ripristinare il suo habitat

«Durante i 6 anni di attività, in Lombardia e Piemonte verranno realizzati interventi per garantire la conservazione di popolazioni vitali e per contrastare le principali minacce alla presenza della specie», spiega  il consigliere del Parco Ticino, Francesca Lara Monno. In particolare si cercherà di ripristinare e migliorare le zone umide esistenti e la creazione di nuovi siti adeguati alla riproduzione e al ripopolamento all’interno dei 14 Siti Natura 2000 identificati.

Con attività per far conoscere la specie

«Oltre a ciò – aggiunge la presidente del Parco, Cristina Chiappa – vogliamo coinvolgere attivamente la popolazione locale e i principali stakeholder attraverso eventi aperti al pubblico e in particolare agli studenti delle scuole del territorio». Tra le attività di formazione previste si evidenzia la Summer School e gli stage formativi rivolti a giovani erpetologi e a una task force di volontari. E’ stata inoltre raccolta la disponibilità di proprietari e agricoltori privati delle aree coinvolte, sia durante la presentazione della proposta progettuale, sia durante la ricezione delle le linee guide per la conservazione del Pelobate fusco insubrico che verranno sviluppate in corso di progetto.

Per salvare il rospo in via d’estinzione aumentano le paludi di Arsago e Somma

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