Discarica di Gorla e malattie: quale relazione? Uno studio per cercare la verità

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GORLA MAGGIORE – Uno studio di Comune, Ats, Arpa e Provincia per approfondire se esiste e quale sia la relazione tra la presenza della discarica e la diffusione sul territorio di alcune patologie. È questo l’obiettivo fissato dal protocollo d’intesa che questa mattina, lunedì 13 gennaio, è stato sottoscritto a palazzo comunale.

Indagine, analisi e studio

Per la sottoscrizione del protocollo d’intesa erano presenti il sindaco Pietro Zappamiglio, il direttore generale di Ats Insubria Lucas Maria Gutierrez, il dg di Arpa Lombardia Fabio Carella e la dirigente Michela Brambilla per la Provincia di Varese. Un progetto per il quale il Comune ha stanziato 300 mila euro, provenienti dal capitolo delle compensazioni ambientali dovute per la presenza delle discarica e rispetto al quale, nelle prossime settimane, verrà anche pubblicato un bando. Lo scopo è capire quali saranno le realtà che lavoreranno alla raccolta e allo studio di una serie di dati, in realtà già in possesso dei vari enti coinvolti, ma che non sono mai stati incrociati e analizzati in maniera scientifica.
«Questa è un’iniziativa di grande importanza per il nostro territorio – ha spiegato il sindaco di Gorla Maggiore Zappamiglio – ma potrebbe rappresentare anche un modello di collaborazione tra istituzioni in altre realtà che hanno a che fare con situazioni di criticità ambientale. L’ambizioso obiettivo di questa iniziativa è mettere in sinergia i dati, per capire quale relazione potrebbe esserci tra la presenza della discarica e la diffusione di alcune patologie».

Tutela ambientale e della salute

Tutela ambientale e della salute: sono questi i due obiettivi che verranno declinati nell’indagine «con – ha spiegato il dg di Arpa Carella – un modello sperimentale che ci piacerebbe replicare». Di sinergia tra istituzioni ha parlato anche il dg Gutierrez di Ats Insubria, quando ha spiegato che «con questo protocollo mettiamo in comune le differenti competenze per garantire la tutela della salute pubblica».
L’accordo firmato questa mattina è solo il primo atto di un progetto che nelle prossime settimane verrà messo a punto prima con un bando pubblico, e poi con la costituzione di un tavolo tecnico, che si riunirà periodicamente per scandire il procedere dell’indagine dei dati. Non solo: oltre a studiare l’impatto sanitario sulla popolazione della discarica, verranno predisposti un piano educativo destinato alle scuole e uno diretto alla popolazione.

Stop nel 2021

Il sindaco ha confermato che lo stop alla discarica è fissato nel 2021. E che dal procedimento di conferimento finalizzato al rimodellamento morfologico del sito di raccolta rifiuti che autorizzava  il conferimento di 1 milione e 100 mila metri cubi di rifiuti ne sono stati conferiti a oggi 800 mila tonnellate. «La data del 2021 resta valida – ha spiegato il sindaco – certo poi bisogna lavorare su tutti i passaggi per la gestione della dismissione del sito», che ha iniziato la sua attività di raccolta il primo marzo del 1993.

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