Acque pulite ma mortali. Il Consorzio Villoresi lancia l’allarme: «Non tuffatevi nei canali»

divieto balneazione canali

Divieto assoluto di balneazione nel Canale Industriale, nel Villoresi e in qualunque altro corso d’acqua lombardo gestito dal Consorzio Est Ticino Villoresi. E’il presidente Alessandro Folli a lanciare un appello, facendo leva sul senso di responsabilità delle persone dopo il tragico evento dello scorso 23 giugno, quando le acque del Villoresi hanno inghiottito un uomo all’altezza di Monza. Proprio ora che le temperature si stanno impennando si alza anche il rischio che qualcuno, inconsciamente, si tuffi nei canali cercando un po’ di refrigerio.

Una triste cronaca che si ripete ogni estate

Non c’è estate senza che qualcuno ci lasci la vita nelle acque del Ticino e dei canali contigui. E anche le cronache di questi giorni restituiscono purtroppo notizie di morti annegati nel reticolo: lo scorso 23 giugno un 34enne, gettatosi a Monza nel Villoresi per sfuggire alle forze dell’ordine, non è sopravvissuto alle correnti troppo forti, mentre due adolescenti tra i 13 e i 15 anni sono stati multati per inosservanza del divieto di balneazione vigente. In relazione a episodi del genere, ETVilloresi tiene a ribadire la pericolosità delle acque dei canali, particolarmente insidiose e in grado di mettere in difficoltà anche i nuotatori più esperti. Oltre alle correnti, la presenza di bocche aperte e la configurazione strutturale delle sponde, che rendono disagevole la fuoriuscita dall’alveo dei canali, accrescono notevolmente i pericoli per quanti si immergono nelle loro acque.

Il divieto di balneazione assoluto

Il divieto di balneazione assoluto è una misura di sicurezza, come precisa il Presidente di ETVilloresi Alessandro Folli: «Il divieto è finalizzato alla salvaguardia della vita umana. Come in molti erroneamente pensano, non è per nulla motivato dalla cattiva qualità delle acque, che risultano essere invece pulite, secondo quanto è attestato e verificabile dalle rilevazioni di Arpa Lombardia. Il mancato rispetto del divieto di balneazione, che è ammessa solo su autorizzazione del Consorzio in occasione di particolari manifestazioni attentamente monitorate, nel loro svolgimento, con opportuni presidi, costituisce, assieme a quello della sicurezza delle strade alzaie, una grave problematica. E’ importante, rispetto a questi temi, sensibilizzare il più possibile l’opinione pubblica».

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