Ecco come torneremo alla normalità: tutte le regole delle riaperture

MILANO – «In Lombardia da domani (lunedì 18 maggio) potranno riprendere le attività di musei, ristoranti, bar, parrucchieri, estetiste e molte altre attività commerciali. Sul territorio regionale si tornerà a celebrare le funzioni religiose». Lo annuncia una nota di Regione Lombardia, sull’ordinanza per le riaperture che il presidente Attilio Fontana ha firmato in seguito alla pubblicazione, nel tardo pomeriggio di oggi 17 maggio, del decreto del presidente del consiglio Conte. Regione Lombardia ha disposto anche l’«obbligo della misurazione della febbre per i clienti dei ristoranti» e ha deciso per la «non riapertura di palestre e piscine» (che nelle altre regioni potranno tornare all’attività dal 25 maggio.

L’ordinanza della Regione prevede inoltre che “su tutto il territorio regionale permane l’obbligo di portare la mascherina o altri indumenti utili a coprire le vie respiratorie anche all’aperto. Così come restano in vigore le disposizioni previste nella precedente ordinanza in tema di organizzazione del lavoro, a partire dalla misurazione della febbre per il datore e per i dipendenti».

Per il resto, prosegue la nota di Palazzo Lombardia, «in linea di massima, verrà seguito quanto previsto dalle “linee guida” che le Regioni avevano indicato già venerdì al Governo e recepito nel Dpcm di oggi. Il documento regionale avrà effetto da lunedì 18 a domenica 31 maggio».

Il tanto atteso Dpcm

Dopo una giornata di attesa e di polemiche, sia a livello nazionale sia a livello locale, è finalmente stato pubblicato il DPCM sulle riaperture. Il nuovo decreto della presidenza del consiglio dei ministri che fissa le regole e le restrizioni, allentate rispetto al lockdown, che entreranno in vigore da domani, lunedì 18 maggio, e fino al prossimo 14 giugno. Confermato l’impianto delle novità che erano state annunciate ieri sera “a reti unificate” dal premier Giuseppe Conte. Ecco le principali novità, oltre al via libera al commercio al dettaglio, inclusi bar, ristoranti, gelaterie, parrucchieri e centri estetici.

Nei negozi ingressi dilazionati

«Le attività commerciali al dettaglio si svolgono a condizione che sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto dei beni».

Resta lo smart working

Per le attività professionali si raccomanda che sia «attuato il massimo utilizzo di modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza».

Manifestazioni solo statiche

«Lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche è consentito soltanto in forma statica, a condizione che, nel corso di esse, siano osservate le distanze sociali prescritte e le altre misure di contenimento».

Funzioni religiose

L’accesso ai luoghi di culto avviene con misure organizzative «tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro».

Nei parchi anche coi bambini

Consentito da domani, 18 maggio, anche «l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici, condizionato al rigoroso rispetto del divieto di assembramento e della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro». Consentito anche «l’accesso dei minori, anche assieme ai familiari o altre persone abitualmente conviventi o deputate alla loro cura, ad aree gioco all’interno di parchi, ville e giardini pubblici, per svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto nel rispetto delle linee guida del dipartimento per le politiche della famiglia».

Centri estivi dal 15 giugno

Dal 15 giugno potranno essere attivati i centri estivi dedicati ai bambini e agli adolescenti per le attività ludiche, ricreative, educative, anche non formali, all’aperto ma anche al chiuso. I bambini e i ragazzi vengono affidati agli operatori, suddivisi in fasce di età, con «priorità ai nuclei familiari disagiati economicamente, a quelli con un solo genitore o dove vi siano bimbi o adolescenti con disabilità»: questi i criteri di selezione delle domande, con il Dpcm che prevede la possibilità di creare delle graduatorie di accesso.

Cinema e teatri dal 15 giugno

Gli spettacoli nei teatri, sale da concerto, cinema possono riprendere dal 15 giugno «con posti a sedere preassegnati e distanziati», nel rispetto della distanza di un metro per personale e spettatori. Viene indicato un numero massimo di 1000 persone per spettacoli all’aperto; 200 persone per spettacoli al chiuso, per singola sala. Le regioni possono stabilire una diversa data in relazione al contagio.

Lo sport dal 25 maggio

L’attività sportiva «di base e l’attività motoria in genere svolte presso palestre, piscine, centri e circoli sportivi, pubblici e privati, ovvero presso altre strutture ove si svolgono attività dirette al benessere dell’individuo attraverso l’esercizio fisico, sono consentite, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, a decorrere dal 25 maggio». In Lombardia però, come detto, lo stop a palestre e piscine proseguirà almeno fino al 31 maggio.

Quello che non si potrà fare

Restano sospese le attività dei centri benessere, termali (con l’eccezione delle attività che rientrano nei livelli essenziali di assistenza), quelli culturali e sociali. Restano sospese anche le crociere, con , e restano chiusi i comprensori sciistici, così come non riapriranno sale da ballo e discoteche. Stop prolungato anche per congressi, riunioni e meeting. Inoltre, restano chiuse sale giochi, sale scommesse e sale bingo.

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