Elezioni a Legnano, il «mi spiace» di Toia. F. Colombo: «Centrodestra da rifondare»

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LEGNANO – Arrivano nella notte i commenti degli altri candidati sindaci di Legnano che, tra primo e secondo turno, hanno ceduto il passo a Lorenzo Radice (nella foto, sostenuto da Pd, Insieme per Legnano-Legnano Popolare e riLegnano). A cominciare da Carolina Toia (Toia Sindaco, Lega, FdI e FI). «Mi dispiace – ha postato sul suo profilo Facebook intorno all’1.00 – per me, ma soprattutto per tutti coloro che, insieme a me, ci hanno creduto per davvero. Mi dispiace per la mia famiglia, i miei genitori e i mie fratelli in primis, che ancora una volta mi hanno supportato (e sopportato) in questo avvincente e delicato percorso ad ostacoli. Mi dispiace per la mia squadra meravigliosa di amici e collaboratori formidabili, che non mi ha lasciato sola un singolo istante, standomi accanto con convinzione e fermezza, dando prova di fedeltà vera. Mi dispiace per gli 11.615 legnanesi che hanno scelto me solo due settimane fa, dandomi fiducia e firmando il miglior attestato di stima ch’io potessi leggere. Mi dispiace per chi oggi non è riuscito a trattenere le lacrime perché vedere soffrire, impotente, chi ha creduto in un progetto che vede sfumare, è una pugnalata al cuore. Mi dispiace per le donne e gli uomini che pensavano, e speravano, che nel 2020 l’esser donna non fosse più “penalizzante”. Lo è. Mi dispiace per tutti coloro che questa sera vanno a letto con l’amaro in bocca, avrei voluto regalarvi il sapore della vittoria. Ce l’ho messa tutta».

«Dato prova di onestà ed educazione»

Poi, un attacco e lo sguardo al domani. «Mi dispiace anche per quei pochi cultori dell’odio che su di me hanno detto e scritto le peggiori menzogne, perché non avranno mai la soddisfazione di vedermi “arrancare” o scivolare sul viscido delle loro misere provocazioni. Ai miei dico che sono dispiaciuta, ma profondamente orgogliosa di noi. Abbiamo dato prova di fermezza, onestà, lealtà ed educazione. Con buona pace di chi sperava in un mio sommesso ritiro, continuerò a coltivare questo profondo legame con il mio territorio, con ancor più entusiasmo e convinzione di prima, perché se è vero che la lealtà nelle “stanze dei bottoni” non sempre paga, certamente paga nel rapporto umano con le persone. Ed io, scusate la presunzione, ne sono la dimostrazione. Ci vediamo in Consiglio comunale».

Brumana: «Orgoglioso della città»

Intorno a mezzanotte, l’analisi del civico Franco Brumana, che nel ballottaggio ha caldeggiato la vittoria di Radice. «Congratulazioni e auguri di buon lavoro al nuovo sindaco e complimenti ai cittadini di Legnano, che hanno saputo far prevalere la scelta di legalità sull’appartenenza o sulla simpatia politica, respingendo così il tentativo di ritorno al governo della città dei partiti che hanno sostenuto anche con accanimento giudiziario la giunta Fratus e che non hanno manifestato alcun ripensamento. Si deve essere orgogliosi della città, che ha compiuto una scelta coerente con la grande prova di civismo offerta quando con le battaglie del Comitato Legalità a Legnano si era liberata dal malaffare senza attendere l’intervento della magistratura e gli arresti del sindaco e di due assessori. Il nuovo sindaco – prosegue Brumana – al ballottaggio è stato eletto con i voti ulteriori di molti legnanesi che lo hanno sostenuto anche se solamente due settimane prima avevano compiuto una scelta diversa. È evidente che una parte determinante dei suoi attuali elettori lo ha votato pur non riconoscendosi nelle forze della sua coalizione. Confidiamo per questa ragione che Lorenzo Radice saprà essere sempre il sindaco di tutti i legnanesi e non di una parte minoritaria di essi».

Franco Colombo: «Il vecchio centrodestra dei partiti ha fallito»

Per Franco Colombo, ex segretario cittadino della Lega, ex assessore della giunta Fratus e ora eletto in Consiglio comunale con una propria lista civica, «non solo il centrodestra ha fallito al primo turno, mancando clamorosamente l’obiettivo del 51%: ha addirittura accentuato la sconfitta al ballottaggio, dove il centrosinistra ha guadagnato quasi 20 punti percentuali. Ha perso votanti fra i suoi elettori, tra il primo e il secondo turno. Come è possibile spiegare tutto questo? È molto semplice, il vecchio centrodestra dei partiti ha fallito. Soprattutto nella scelta principe di non slegarsi dalle logiche di partito che hanno portato al commissariamento della nostra città. Da qui, il resto è una conseguenza: la scelta di una candidata finta-civica per attenuare questo effetto; una campagna elettorale molto personale e poco sui contenuti; cercando in tutti i modi di nascondere una verità che però era sotto gli occhi di tutti. Non siamo felici e non stiamo esultando per questo. Tuttavia, da qui bisogna ripartire con una nuova linfa per rivitalizzare il centrodestra. Strategie nuove, volti nuovi, mentalità nuove. Mantenendo intatte le ideologie. Da qui e ora parte il nostro nuovo cammino». Infine, il pensiero espresso sulla sua pagina Facebook dal Verde Alessandro Rogora: «Ora che la campagna elettorale si è conclusa con la vittoria di Lorenzo Radice (al quale vanno i miei auguri e complimenti) ho deciso di staccarmi da Facebook per un po’… devo assolutamente riprendermi da questo nauseante periodo». Rogora ha poi precisato a Malpensa24 che «tale affermazione non si riferisce alla situazione politica (e alla sua evoluzione), bensì ad affermazioni che in queste settimane sono state fatte, compresi attacchi personali e a persone che stimo».

Festa in piazza per Radice sindaco, il centrodestra ragiona sulla sconfitta

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