Espulso da Malpensa un albanese condannato per rapina e spaccio

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MALPENSA –  A Malpensa ieri, 21 settembre  gli uomini dell’Ufficio Immigrazione della questura di Varese, hanno eseguito l’ennesimo provvedimento di espulsione con accompagnamento alla frontiera. Si tratta di un albanese denunciato, arrestato e condannato per spaccio di sostanze stupefacenti, evasioni dagli arresti domiciliari, favoreggiamento personale e rapina aggravata.

L’espulsione

Questa volta l’attività è risultata più complessa del solito, dal momento che l’uomo era in possesso di un permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo, ergo un permesso a tempo indeterminato e dunque difficilmente revocabile, essendo i casi tassativamente elencati e ricondotti a gravi violazioni di norme penali ovvero all’assenza prolungata e ingiustificata dal territorio nazionale. Il rilascio di tale tipologia di permesso presuppone una certa integrazione sul territorio nazionale, essendone possibile il rilascio soltanto dopo 5 anni di presenza regolare in Italia, oltre ad una certificata conoscenza della lingua italiana. Ebbene, nonostante queste premesse, è emerso che l’uomo, un cittadino albanese di 34 anni, che si era presentato spontaneamente all’Ufficio immigrazione per ricevere informazioni in merito al suo permesso di soggiorno, in seguito al rilascio dello stesso, era un pluripregiudicato.

Condotta incompatibile con un’effettiva integrazione

Vista la condotta incompatibile con una effettiva integrazione, il Questore di Varese Giovanni Pepé gli ha revocato il permesso di soggiorno e ne ha ordinato l’immediata espulsione dal territorio nazionale con accompagnamento alla frontiera. La successiva convalida del provvedimento davanti al Giudice di Pace è stata inevitabile, vista la gravità dei fatti contestati e la mancanza di vincoli familiari sul territorio nazionale.  Gli uomini dell’Ufficio immigrazione lo hanno quindi accompagnato alla frontiera di Malpensa, da dove è strato definitivamente rimpatriato.

Il bilancio del 2018

Complessivamente, dall’inizio dell’anno, gli uomini dell’Ufficio Immigrazione hanno già eseguito ben 70 provvedimenti di espulsione con accompagnamento alla frontiera, oltre a 30 trattenimenti in un Centro di permanenza per i rimpatri. Sono numeri importanti che mostrano un quadro del delicato lavoro svolto e dell’impegno profuso della polizia di Stato a presidio della legalità e della collettività, nel rispetto della normativa di settore.

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