OLGIATE OLONA – «Pronto a candidarmi per il secondo mandato. L’attuale squadra è unita e confermata. Tutti vogliamo portare avanti i progetti che in questi anni siamo riusciti a mettere in campo». Il sindaco di Olgiate Gianni Montano scopre le carte ed esce allo scoperto. Alle prossime elezioni sarà in campo e alla guida di Paese da Vivere e sfiderà anche gli ex della maggioranza.
Sindaco Montano, le elezioni sono ancora lontane ma non troppo. Si parla di una sua ricandidatura. Conferma?
«Si, mi ricandido. In questo primo mandato abbiamo raggiunto buoni risultati e impostato anche il lavoro per i prossimi cinque anni. La volontà è quella di vincere e realizzare tutto ciò che abbiamo impostato».
E la squadra? Sarà confermata o, come si vocifera, ci saranno novità?
La maggioranza è unita ed è fatta di persone che in questi anni hanno saputo lavorare per il bene del paese, ma anche costruire un rapporto di amicizia. Per me sono tutti confermati e non ho al momento indicazioni che mi facciano pensare a defezioni per motivi di disaccordo. Certo potrebbero esserci anche novità. Nel corso di questo primo mandato ci sono stati cittadini che si sono avvicinati al nostro progetto e che potrebbero impegnarsi. Non abbiamo preclusione e nemmeno metteremo veti sui nomi. L’unica cosa certa però è che non avremo simboli di partito. Questo è un argomento che non mi ha mai appassionato.
Confermato anche il nome della lista. Userete ancora il “brand” Paese da vivere?
Si, perché siamo civici puri. Al nostro interno ci sono persone che hanno tessere di partito, ma non l’hanno mai fatto pesare. La nostra regola è: partiamo dalle persone, dalla volontà di condividere il nostro progetto e poi discutiamo di ruoli. Ma senza ingerenze politiche.
Uno dei motivi di interesse della prossime elezioni è la sfida elettorale con gli ex di Paese da Vivere. Come si pone rispetto a questo scenario?
«Con grande serenità. Non sono certo stato io a cambiare idea rispetto al progetto Paese da vivere. Semmai è chi è andato via, persone che hanno la tessera di Forza Italia, che ha cambiato strada. Nessuno li ha cacciati. Anzi dico di più. Potevano anche rimanere ed esporre le loro differenti vedute. Avremmo lavorato per trovare una sintesi. Invece hanno scelto un’altra opzione. Quindi non è più un mio problema.