L’ex falegnameria del Villaggio Cagnola diventa Biolab del Parco Campo dei Fiori

VARESE – Da luogo dove i ragazzi un tempo imparavano un mestiere a spazio espositivo dove tutti i visitatori, e proprio i giovani in modo particolare, possono avvicinarsi alla storia della geologia e della biologia del Parco del Campo dei Fiori. È stato inaugurato presso il Villaggio Cagnola alla Rasa di Varese il nuovissimo Biolab, che rientra tra gli interventi del progetto transfrontaliero Insubriparks che coinvolge tra le varie realtà italiane e svizzere anche l’ente parco con sede a Brinzio.

Da convitto a luogo di scoperta

Il Villaggio “Sandro Cagnola”, scuola convitto nata nel dopoguerra alla Rasa di Varese che oggi ospita le attività del Parco Campo dei Fiori, ha il suo fulcro nei luoghi dell’apprendimento. Ne è un esempio l’ex falegnameria, dove un tempo i ragazzi imparavano un mestiere, e che oggi ospita il moderno Biolab. L’approccio è lo stesso: un coinvolgimento diretto alla scoperta dello spazio geologico e biologico nell’area protetta. La geologia dà forma all’ambiente naturale, determinandone la flora e la fauna, ma anche lo sviluppo umano e le attività antropiche. Il risultato di questa complessa sinergia evolutiva origina le condizioni di vita di un territorio. È questo che invitano a fare le esperienze multimediali proposte all’interno del Biolab.

Uno spazio per interagire

Oltre ai pannelli informativi lo spazio espositivo permette infatti di interagire in prima persona con “exhibit interattivi” (nella foto sotto), ad esempio per conoscere meglio la stratigrafia o il mondo dei fossili. Il Biolab vuole rispondere principalmente alle esigenze educative che il parco si prefigge come prioritarie: il turismo scolastico e familiare sono infatti tra i principali target di pubblico. Lo spazio espositivo è stato allestito lungo la parete che dà verso l’esterno, con ampie vetrate che aprono lo sguardo sugli esemplari di faggi secolari presenti nel parco del Villaggio Cagnola. Le postazioni sono state realizzate a diverse altezze, ma soprattutto all’altezza più idonea ai bambini.

Dedicato a Paolo Bertini

Il presidente del Parco Campo dei Fiori Giuseppe Barra (nella foto sotto) ha ricordato la figura di Paolo Bertini, suo predecessore a inizio anni 2000, che diede il via al progetto di recupero dell’area. «Questo spazio lo intitoliamo a lui, che ha ridato vita ad un luogo che era vivo ma poi era stato dimenticato. A lui va il nostro più sentito ringraziamento». Quindi uno sguardo in prospettiva. «Il progetto non si chiude qui: non inauguriamo solo una sala con un’esposizione, ma cerchiamo di proporre un modo nuovo per far conoscere e fruire il parco. Questo è un taglio nuovo sull’aspetto biologico, uno stimolo che abbiamo provato a mettere in gioco e che si apre su una serie di altri percorsi». Il riferimento è al nuovo spazio espositivo “Video wall art” presso la Casa del Sole di Barasso, che viene inaugurato proprio oggi, 26 giugno, e ai sentieri tematici presenti in diversi comuni del parco.