Fagnano, 11 alberi abbattuti al Galfra. Baroffio: «Basta parlare senza sapere»

FAGNANO OLONA «Abbiamo fatto una scelta politica che da un lato salvaguarda la sicurezza dei cittadini e dall’altro dà una risposta alle esigenze della società, senza però perdere di vista l’ambizione e la volontà di dare al paese un nuovo centro sportivo. Che non potrà sorgere subito, ma rispetto al quale bisogna iniziare a lavorare». Questo in sintesi quanto emerso dalla conferenza stampa convocata oggi (lunedì 31 gennaio) dal sindaco Baroffio e dalla giunta. Un incontro con la stampa con al centro il Galfra, la lotteria degli alberi abbattuti, le polemiche e il futuro.

Costretti a tagliare

Piaccia o non piaccia, sul taglio degli alberi davanti al Galfra c’è finalmente un numero: alla fine le piante abbattute non saranno 14 come nel precedente progetto del centrodestra, bensì 11. Un cinema pazzesco per tre alberi, verrebbe da dire. «Alla luce della perizia dell’agronomo – spiegano Baroffio e l’assessore Simona Mezanzani – lo stato di salute di alcune piante era ben differente da quello che ci aspettavamo. E per garantire la sicurezza dei cittadini (o meglio, secondo quanto dichiarato dall’assessore: «Di chi cammina in quel parco solo per permettere al proprio cane di espletare i bisogni fisiologici, poiché non ho mai visto fagnanesi passeggere lì»), si è reso necessario il taglio di un cedro, 2 platani, 2 tigli e un tasso».

Il perché della scelta

E ancora: «Non rinnego quanto sostenuto e fatto nel momento in cui ero consigliere – dice il sindaco – In questo ruolo però bisogna decidere. E sulle scelte fatte mi assumo le responsabilità. Potevamo stoppare i lavori del Galfra? Sì. Ci conveniva pagare la penale? Non credo. Poiché forse, se si fanno bene i conti, i soldi da tirare fuori sarebbero stati ben più dei 14 mila euro che qualcuno va dicendo. E a questi si sarebbero aggiunti quelli per ripristinare la situazione di un cantiere già avviato. Insomma avremmo speso più o meno gli stessi soldi già a bilancio per l’intervento, ma con un nulla di fatto».

L’attuale scempio

Tempo al tempo. «Certo – continuano Baroffio e Mezanzani – se si guarda l’area del Galfra in questo momento sappiamo bene che è uno scempio. C’è il cantiere in corso. A chi muove critiche diciamo di attendere la fine dei lavori. Ma soprattutto di guardare avanti. Ci siamo trovati a gestire lavori già avviati sul Galfra, ma abbiamo sempre detto che quella è una soluzione provvisoria. In questo mandato lavoreremo per mettere le basi del nuovo centro sportivo e l’attuale Galfra diventerà un parco connesso alla colonia elioterapica».

Le “frecce…tte” tricolore

Al lungo comunicato di Fagnano Tricolore, risponde l’assessore Simona Mezanzani. Insomma un derby tra Fratelli, che si gioca tutto sulla “fascia destra divisa in due”: quella di governo e quella che sta all’opposizione – Fagnano tricolore -. E la storica esponente della destra fagnanese Simona Mezanzani è durissima con le opposizioni, ma in particolare con i Fratelli scissionisti: «Governiamo da quattro mesi e ci chiedono di risolvere il problema della fame nel mondo – dice con ironia – la verità è che qui c’è una minoranza scorretta e inadeguata, soprattutto da parte di chi vanta una lunga esperienza professionale nella pubblica amministrazione (riferimento non esplicito, ma chiaro: Piera Stevenazzi, ex dipendente comunale). Però tutti quanti si mettano il cuore pace: abbiamo vinto e governiamo noi (frase che va di moda tra chi nella giunta Baroffio si chiama Simona, ndr). Fino a fine mandato e a dispetto di quanti hano predetto che non tireremo l’estate prossima».