Insa, il Pd di Fagnano si chiama fuori ma accusa tutti: «Noi tenuti all’oscuro»

Il Pd di Fagnano Olona in uno scatto di repertorio

FAGNANO OLONA – Sull’Insa, il Pd ne ha per tutti. Tranne, verrebbe da aggiungere, che per sé. Visto che sulla spinosa questione dell’ex fabbrica di detersivi i dem fagnanesi diramano un comunicato in cui ricostruiscono una serie di passaggi storici e poi attaccano a testa bassa, da sinistra a destra, come se il partito non avesse mai governato (anche in coalizione) al Castello o non si fosse mai occupato delle vicende del paese.

Insa: il Pd si chiama fuori

Nel “gorgo” finiscono dentro i sindaci Simonelli, Catelli e Baroffio. Giuseppe Palomba, ma quando era assessore con Simonelli e, giusto per non fare torti, anche Fagnano Bene Comune e Siamo Fagnano (due compagini civiche di cui il Pd è stato alleato). Persino il Movimento Cinque Stelle non viene risparmiato. Un “chiamarsi fuori” quello dei dem che darà fuoco alle polveri della polemica. Insomma desta stupore questa malcelata “verginità” politica del circolo piddino sulla vicenda non certo nuova. Tanto più che il partito, nelle ultime due tornate elettorali e seppur “in condominio”, è stato protagonista con chi (Siamo Fagnano e Fagnano Bene Comune ndr) accusa di assordante silenzio. «Ci hanno tenuto all’oscuro», scrivono i dem sul finire della nota stampa facendo riferimento agli amministratori del passato più o meno recente. Possibile? Possibile che nessuno militante piddino di Fagnano, prima del servizio di Striscia, non abbia mai visto o sentito nulla sulla situazione dell’ex ditta di detersivi?

Detto questo, l’Insa è tema che merita grande attenzione. Probabilmente, è qui i dem hanno ragione, come non ne è mai stata data. Ma soprattutto la questione merita risposte che, per la dimensione della problematica, necessitano .

La dettagliata ricostruzione del PD

Purtroppo dalle nostre ricerche è emerso qualcosa di estremamente preoccupante che ha radici ben prima del servizio di “Striscia la notizia”.

Anno 2013 Insa viene posta sotto sequestro e la stampa locale accende i riflettori sul problema inquinamento (Varese News 23.05.2013)

Anno 2013 Luglio avvio Concordato Preventivo. INSA viene dissequestrata, i Comuni di Fagnano e Cairate e le autorità giudiziarie e di sicurezza hanno il compito di vigilare sull’effettuazione della bonifica

Anno 2017 il 04.03 annuncio a Varese News dell’esposto alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio di Legambiente Valle Olona

Anno 2018 il 03.04 il Tribunale di Busto Arsizio dichiara il fallimento, durante le procedure G&G Metal SRL “acquista” il rifiuto per lo smaltimento/bonifica ed il Comune di Cairate viene ufficialmente incaricato dal Giudice per la supervisione alla bonifica

Giugno 2018 – Giugno 2019 il Comune di Cairate concede 4 proroghe per termine lavori a G.&G. Metal

03.03.2020 Youtube video denuncia a cura di “TooSpeed music & Travels” 

19.08.2020 Articolo di Malpensa 24

Settembre 2021: G&G Metal dichiarata fallita

Marzo 2022: 2°video denuncia di Youtube a cura di “TooSpeed music & Travels”

17 Marzo 2022: nuovo sopralluogo nello stabile. Presenti Sindaco coadiuvato da Polizia Locale, Responsabile Ufficio tecnico Comune di Cairate e vice responsabile Ufficio Tutela Ambiente Comune di Fagnano Olona.

Aprile 2022 denuncia di Striscia la Notizia.

12 Aprile 2022 Ordinanza di smaltimento rifiuti esistenti presso lo stabilimento …in Cairate

12 Aprile 2022 Ordinanza di messa in sicurezza stabilimento, al fine di tutela igiene pubblica e prevenzione di emergenza sanitaria in Cairate

Cairate si muove

Lo stabile, come documentato dai vari sopralluoghi effettuati, è potenzialmente molto pericoloso per l’alta presenza di rifiuti inquinanti e non stoccati regolarmente, nonché per il tetto in amianto. “Permane anche una situazione pregiudizievole per l’igiene pubblica ed il rischio concreto di una emergenza sanitaria.” (Cit.) I comuni interessati dalla pesante problematica sono il Comune di Cairate ed il Comune di Fagnano Olona. Il Comune di Cairate è sempre stato attivo fino a marzo 2022. Nell’albo troviamo un’altra ordinanza di messa in sicurezza oltre al verbale di sopralluogo stilato da ARPA. La visita sul luogo è stata effettuata il 17/03/2022 dalle ore 9.30 alle ore 11.

Fagnano immobile

Fagnano Olona? E’ questa la nota più dolente e triste della vicenda. A parte un’interrogazione datata 2017 della lista “Saporiti Sindaco”, a cui è seguita una replica in Consiglio Comunale dell’allora, come anche oggi, assessore all’ambiente Giuseppe Palomba, priva di concretezza e tendente a minimizzare e tranquillizzare su una situazione gravissima. NIENTE! Non un impegno preso nei confronti dei cittadini dall’assessore all’ambiente pocanzi citato. NIENTE! Neanche da chi ai tempi guidava il comune e lo aveva scelto per quel ruolo, ovvero l’ex Sindaco Simonelli. 5 anni passati al castello ma niente di niente. 

Da sinistra a destra: non pervenuti

Il tempo passa e la giunta cambia. Arriva il centrodestra col Sindaco Catelli, Lega e Forza Italia non riprendono tra le mani la vicenda. Eppure gli articoli sulla grave situazione vi sono! Indagini giornalistiche pre e post lock down.  Ma nulla, neanche dalle opposizioni di allora: Movimento 5 stelle che tanto si era battuto per l’ex Tintò: non pervenuto; Fagnano Bene Comune ,che ha sempre manifestato la sua anima ambientalista: non pervenuto; Siamo Fagnano, così attenti a marcare stretto il Sindaco Catelli su ogni mancanza: non pervenuto

E l’attuale amministrazione? Il sindaco Baroffio ha rimesso la delega all’Ambiente a colui che si era bendato gli occhi anni prima e che più di altri era a conoscenza della situazione. 

Distrazione o opportunismo politico? Baroffio è la stessa persona che, mentre il primo cittadino del Comune di Cairate faceva un sopralluogo con ARPA nello stabile INSA (17.03.2022), si trovava a far visita di cortesia a un’azienda a poca distanza, preoccupandosi di documentare tutto con foto sul suo profilo Facebook. Se fosse stato presente al sopralluogo, come ha fatto il primo cittadino di Cairate, il sindaco Baroffio avrebbe anche notato che i cancelli non chiusi hanno favorito il pericoloso abbandono di altri rifiuti nocivi. Come se quelli già presenti in loco non bastassero.

L’assessore Palomba la stessa mattina? Non pervenuto. Il consigliere Stevenazzi ha qualcosa da dire? Non pervenuto. Forza Italia con Almasio, che nel 2017 avevano esercitato bene il loro ruolo di opposizioni con l’unica interrogazione, hanno vigilato o pensano che il problema si sia risolto da solo? Non pervenuto.

Apprendiamo dai giornali che sempre il Sindaco Baroffio, il 08.04.2022, avrebbe affermato: «La ditta interessa il nostro territorio per una minima parte rispetto all’area sulla quale si sviluppa». Però Insa aveva sede legale a Fagnano Olona e l’ente è quasi sicuramente iscritto nell’elenco dei creditori del nostro comune. Per cui ben conosciuta.

PD: «Noi tenuti all’oscuro»

Certo anche a noi il servizio di Striscia la Notizia ha dato il “la” per studiare, e con nostro grande rammarico abbiamo scoperto che coloro che credevamo vicini per idee e sensibilità, coloro che votammo nel 2014 e dovevano occuparsi dell’annoso problema ambientale, non ci hanno mai informato, e cosa più grave non hanno informato i fagnanesi. Però il 25 Aprile, Festa della Liberazione, abbiamo ascoltato un interessante intervento del relatore Simonelli sull’ambiente inserito in Costituzione e l’elogio a San Francesco d’Assisi per aver capito 800 anni fa l’importanza del creato. Fa piacere sentire che ha compreso i suoi errori.

Trasparenza

Ancora oggi tra i banchi amministrativi vediamo il ripetersi delle stesse identiche modalità di omessa denuncia delle gravi pericolosità, ecco perché chiediamo con fermezza a coloro che si ostinano a pensare che le informazioni sono riservate ai pochi addetti ai lavori e a poter dichiarare “la qualunque” per deresponsabilizzarsi a rassegnare immediatamente le dimissioni da qualunque carica pubblica, non hanno rispettato un passaggio importantissimo del loro giuramento “….agire per il bene di tutti i cittadini”

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