A Fagnano Forza Italia reagisce al colpo di mano della candidata leghista

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FAGNANO OLONA – Elena Catelli esce dagli schemi (e anche dagli accordi presi), dice di voler puntare su Marco Farè come vicesindaco, professionista che non è in lista e crea fortissimi mal di pancia tra gli alleati di Forza Italia. Tanto che i referenti fagnanesi del partito di Berlusconi leggono la scelta della loro candidata come un vero e proprio colpo di mano. Anzi, dicono fuori onda che si tratta di “un chiaro tentativo di cavalcare l’inchiesta giudiziaria in corso, che ha sì coinvolto il partito, ma che con Fagnano non c’entra nulla. C’è la volontà, inaccettabile,  di metterci in un angolo”.

Pentola a pressione

In tanti in paese si sono detti stupiti, in questa campagna elettorale, del silenzio assordante del centrodestra e in particolare di Forza Italia. E ancor di più del fatto che Elena Catelli, una volta presa in mano la situazione, pareva essere riuscita a tenere tutti a freno e a gestire gli equilibri precari di un’alleanza che conta diversi galli nel pollaio. La linea della “bocca cucita” ha funzionato alla grande: nessuno dei colonnelli forzisti, in questa campagna elettorale, ha mai tradito il mandato del silenzio imposto dalla Catelli. Fino a poche ore fa. Quando il candidato sindaco ha dato un segnale concreto e inatteso. Anzi uno scossone tremendo, dimostrando nei fatti chi alla fine prende le decisioni. E il nome di Farè vicesindaco, buttato lì tra il chiaro e lo scuro dalla Catelli, ha avuto l’effetto di un cerino sulla benzina.

Spegnere l’incendio

La reazione è stata piuttosto forte. Al punto che anche le segreterie provinciali della Lega e di Forza Italia sono subito corse ai ripari con un comunicato congiunto firmato sia dal leghista Matteo Bianchi, sia dal commissario di Forza Italia Giacomo Caliendo. Nota che recita:

in relazione alla situazione del Comune di Fagnano Olona il segretario provinciale della Lega, Matteo Bianchi, e il commissario provinciale di Forza Italia, Giacomo Caliendo, invitano gli elettori fagnanesi a votare compatti la lista Più Fagnano la quale, nel pieno rispetto degli equilibri e accordi di coalizione raggiunti, nonché dei risultati elettorali, si impegnerà per svolgere al meglio e in maniera proficua l’eventuale attività amministrativa.

Insomma un “serrate le fila” che non è detto che riesca a ottenere l’effetto sperato. Anche perché gli esponenti di Forza Italia fanno notare che un passo indietro, chiesto proprio dalla Lega, loro l’hanno già fatto sacrificando un posto da assessore e scendendo dai tre richiesti a due. E quella di veder sfumare anche la possibilità politica di avere il vicesindaco a vantaggio di un esterno e per di più dato in quota Lega, è stato per loro uno schiaffo politico difficile da digerire.

A bocce ferme

Insomma la casa brucia. A poche ora dal sabato di silenzio che sarà invece molto chiacchierato. Anche se si guarda al dopo voto. «Vediamo come va a finire – dicono i forzisti pensando poi ai numeri e alle preferenze che usciranno dalle urne – Però non potevamo stare zitti. Chiediamo rispetto e pari dignità al nostro candidato. Detto questo ribadiamo che ci sono accordi ben precisi e presi su tavoli politici superiori. E che se qualcuno vuole cambiare quanto stabilito lo deve fare nelle sedi opportune. E coinvolgendo tutti».

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