Fagnano, il capannone-torre va fatto in via Fratelli Cervi

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Sul perché si vuole costruire il capanonne in un’area residenziale e non in quella industriale ricordo che l’oggetto del procedimento è il Piano Attuativo in Variante al PGT (ex art. 13 LR 12/2005) afferente all’Area di Trasformazione AT13 così denominata dal Piano del Governo del Territorio Vigente del Comune di Fagnano Olona. Le aree ricomprese all’interno dell’AT13 sono prevalentemente libere da costruzioni, fatta eccezione per un fabbricato copri-scopri ad uso agricolo e un edificio artigianale risalente agli anni 60. La ditta in questione ha il proprio sito produttivo adiacente alle aree soggette al progetto di riqualificazione urbanistica a fini produttivi. Al fine di valutare eventuali possibilità alternative di localizzazione rispetto al piano attuativo in variante, la proprietà ha identificato e analizzato differenti ipotesi in progetto con criterio di prossimità, ovvero la realizzazione dell’ampliamento in area libera in grado di accogliere le esigenze in prossimità dello stabilimento esistente valutando un raggio di 500 metri. Lo studio non ha rilevato aree di trasformazione a destinazione produttiva nel contesto considerato. In sintesi la nuova struttura per svolgere la meglio la propria funzione, deve essere posta in adiacenza al comparto esistente. Non si rilevano aree produttive libere già vigenti nel raggio di 500 metri dalla stabilimento esistente né all’interno del buffer di 500 m dal tracciato infrastrutturale principale prossimo all’area. L’ Amministrazione valuta la compatibilità urbanistica del privato che chiede la possibilità di edificare su suolo di sua proprietà e non esprime l’intenzionalità di modificare area residenziale con una variante urbanistica.

Per quanto riguarda l’attività che verrà svolta la ditta ha percorso molta strada dall’originario stabilimento fondato a Fagnano nel 1970. Ad oggi ha realizzato oltre 400 installazioni industriali nel mondo con propria tecnologia. Il core business è focalizzato su una politica di integrazione e diversificazione e è oggi in grado di progettare e fornire macchinari e impianti chiavi in mano per la produzione di fibre e tessuti non tessuti di alta qualità, in conformità con i più alti standard di efficienza e con costi di produzione ridotti. In questo ultimo periodo, data la situazione mondiale legata al Covid, la ditta ha investito in ricerca e ha sviluppato grazie anche alla collaborazione con il Politecnico di Milano, prodotti di tessuto-non-tessuto e linee di estrusione per la produzione degli stessi i quali risultano indispensabili alla realizzazione di dispositivi anti-Covid. Per quanto indicato e per la grande affluenza di ordinativi sia di linee di estrusione con tecnologia proprietaria e di prodotto tessuto non tessuto tramite un impianto che ha una capacità produttiva di 50 kg/ora, si rende necessaria l’espansione del sito industriale al fine di rispondere nel più breve tempo possibile alle richieste del mercato nazionale ed internazionale.

Il piano di ampliamento dell’attività produttiva prevede inoltre l’allestimento di una nuova linea di produzione avente capacità di 160 kg/ora. Per la realizzazione del piano la società ha necessità del nuovo capannone dove svolgere l’attività produttiva. Riguardo al sito produttivo in essere il lotto di azienda che si affaccia su via Marsala è quello di più recente realizzazione, circa 20 anni fa, con una porzione di capannone di altezza di circa 19 metri, altezza necessaria per il montaggio di prova degli impianti completi prima di essere trasferiti ai clienti. Il progetto di estensione prevede il fabbricato su una superficie lorda di pavimento pari a 3150 mq. L’altezza complessiva prevista (estradosso strutture di copertura) per lo stabilimento è elevata a 25 metri, sezione strettamente necessaria e vincolante per l’installazione degli impianti e le attrezzature di produzione. Verrà svolta attività produttiva nel pieno rispetto delle norme di carattere igienico-sanitarie ed ambientali.

L’ esercizio dell’attività produttiva é subordinato ad AUA (Autorizzazione Ambientale Unica) di competenza della Provincia di Varese, quindi sottoposta ad autorizzazione omnicomprensiva che comporta tutte le verifiche del caso e sarà anche sottoposta a rigida disciplina emissiva, ovvero le emissioni acustiche che ricadono secondo il piano di azzonamento vigente in ambito residenziale dovranno rispettare i limiti restrittivi imposti appunto per le zone residenziali.

Non ci sarà nessun impatto sulla viabilità, se non quello esistente dell’attività già insediata da diversi anni, dato che il nuovo capannone è destinato ad attività produttiva della stessa azienda e non a deposito o logistica di nuova e diversa attività autonoma. Per il tipo di produzione industriale i volumi di traffico pesante saranno molto ridotti e la connessione produttiva tra le due aree non limiterà il normale traffico veicolare

E’ prevista la realizzazione di bosco-muro verticale a garanzia della biodiversità rispetto gli ambiti costruiti, posto tra il nuovo capannone e la zona abitata più vicina lungo la via Castiglioni. Tale previsione costituisce vincolo imposto al privato proprio nella convenzione. Il nuovo edificio perseguirà criteri di sostenibilità sia in relazione al contesto, in termini di impatto estetico dei volumi e di dissolvenza delle facciate di rivestimento che dovranno integrarsi con il paesaggio, pur nella riconoscibilità dell’eccezione urbana dell’edificio, anche superando il concetto di pura mitigazione ambientale.

Per le mitigazioni, nel dettaglio c’è la previsione di una fascia di rispetto a verde piantumato a raso lungo la via Castiglioni con una oppia fila di alberature da porre a sedime già adulte. Prevista una ulteriore fascia di rispetto in rilevato (piccola collina) a verde pensile, a ridosso dell’edificio industriale, sia per mitigare la percezione visiva, sia per ridurre ulteriormente eventuali emissioni acustiche. A ridosso dell’edificio sul lato frontista è previsto un muro vegetale. La “collinetta” ed il muro vegetale riproducono l’effetto di “bosco verticale”. La facciata nord dell’edificio è in metallo parzialmente riflettente, non abbagliante, per creare un effetto di dissolvenza e di maggior percezione del verde previsto. Le altre facciate dell’edificio sono previste in metallo opaco. Verranno realizzati marciapiedi lungo la via Castiglioni e via Cervi. In via Castiglioni verrà rifatta l’asfaltatura e lo smaltimento delle acque meteoriche.

Infine, con l’intervento non vi è sostanziale incidenza sul tessuto residenziale in essere. Si genera unicamente un ampliamento di attività produttiva storicamente esistente che impone tutta una prestazionalità a carico del privato quali parcheggi, allargamenti stradali, verde, trovando collocazione nel comparto in vista dell’innalzamento dei livelli di urbanità e benefici dei residenti.

Maria Elena Catelli, sindaco Fagnano Olona 

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