Father and son: ai Fiba U16 di basket è sempre Scola contro Boozer

Fiba U16 basket Scola Boozer

MERIDA (Messico) – Antonello Venditti canta “certi amori non finiscono,fanno dei giri immensi e poi ritornano”. Come le leggende del basket mondiale. E allora a Merida, in Messico, può capitare di vedere ancora una battaglia Scola-Boozer. Ai campionati americani maschili di pallacanestro Under 16 gli eterni rivali Luis Scola e Carlos Boozer si stringono la mano in tribuna (nella foto principale), mentre questa volta sono i rispettivi figli Tomas Scola, Cameron Boozer e Cayden Boozer (nella foto a seguire) ad affrontarsi nel match Argentina-Usa. Per citare un’altra canzone, quella immortale di Cat Stevens, Father and Son.

Uno scontro tra generazioni e la partita nella partita

Sul campo non c’è storia. Gli Usa battono nettamente l’Argentina (113-52), con i figli d’arte che sono i migliori marcatori delle rispettive Nazionali (19 punti per Cameron Boozer, 13 per Cayden Boozer e 8 per Tomas Scola, giocatore di Varese Basketball, che veste rigorosamente la camiseta n. 4 resa leggendaria da papà Luis). Ma in realtà ci sono molti altri motivi d’interesse in una partita che all’apparenza può sembrare “solo” giovanile. Con gli Usa è sceso in campo Koa Peat: altro figlio d’arte (il padre era un giocatore Nfl), ala del 2007 di 201 centimetri, attualmente frequenta la Perry High School ed è considerato una recluta a cinque stelle di consenso e uno dei migliori giocatori nella classe di reclutamento 2025. E sempre con la canotta a stelle e strisce c’è Jalen Montonati, 16 anni, 2 metri d’altezza, cresciuto a Owasso, in Oklahoma e possibile futuribile innesto per la Nazionale azzurra. In maglia argentina ha giocato (questa volta senza brillare, a differenza del match d’esordio contro il Messico) Ivan Prato, recentemente reclutato da Varese Basketball: El “Lunguito”, 16 anni, 208 centimetri d’altezza (in via di sviluppo), prodotto della Union Central, è un’ala-centro con possibilità di ottenere il passaporto italiano ed è considerato uno dei giocatori più promettenti del Sud America (quintetto ideale ai campionati continentali U15) e non solo. 

Father and Son: la basketball legacy

La stretta di mano in tribuna tra Luis Scola e Carlos Boozer e il confronto sul parquet di gioco dei rispettivi figli (e figliocci). Questa è la bellissima legacy nel nome del basket. Inutile presentare Luis Scola, attuale CEO della Pallacanestro Varese: medaglia d’oro ad Atene 2004, giocatore Nba per 10 anni, rappresentante della Generacion Doroda albiceleste, in Argentina è LA leggenda della pallacanestro. Carlos Boozer, selezionato con la 34esima scelta dai Cleveland Cavaliers, è stato bronzo ad Atene 2004 e oro olimpico a Pechino 2008 con gli Usa: oltre ai Cavs, ha giocato in Nba con gli Utah Jazz, i Chicago Bulls e i Los Angeles Lakers prima di un’ultima comparsata in Cina con i Guandong Soulthern Tigers.

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