SOMMA LOMBARDO – «Fratelli d’Italia non si sposta di un centimetro». Agli studenti delle Rodari, che nei prossimi tre anni verrano trasferiti alle Leonardo Da Vinci o all’ex primaria di Maddalena per consentire di demolire e ricostruire la scuola di via Villoresi con i fondi del Pnrr, «deve essere garantito gratuitamente il trasporto e il prescuola».
Chi ha creato il disagio?
A chiederlo sono Daniele Consonni e Manuela Scidurlo, rispettivamente coordinatore e capogruppo del partito di Giorgia Meloni in città. Spiega il primo: «La Rodari è stata l’ultima scuola costruita a Somma. Demolirla è una scelta politica e i costi non possono ricadere sulle famiglie. Vogliamo far pagare una cifra simbolica? Ok, ma non 30 o 40 euro al mese com’è stato paventato. Perché moltiplicato per tre anni in un bilancio famigliare sono soldi».
La tranquillità delle famiglie
Secondo Scidurlo, che già aveva sottoposto la questione settimana scorsa in consiglio comunale, «non si sta garantendo la tranquillità delle famiglie». E dice: «Ci sono persone con due figli che si troveranno a portare un bambino alle Da Vinci e l’altro a Maddalena, trovandosi costretti a usufruire anche del prescuola di cui finora non avevano bisogno. Perché viene fatto pagare?». E ancora: «Nonostante abbiano voluto escludere le opposizioni dalla riunione dello scorso 29 maggio con i genitori, noi di Fratelli d’Italia abbiamo parlato con molti di loro. E sono giustamente preoccupati per la gestione dei loro bimbi, perché settembre è dietro l’angolo e le informazioni date finora dall’amministrazione sono poche e confuse».