Nuove Rodari a Somma, FdI: «Genitori preoccupati per la gestione delle classi»

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SOMMA LOMBARDO – «Il mio telefono, dopo la riunione, ha iniziato a suonare: ho trovato genitori preoccupati e spaventati, che hanno percepito disorganizzazione nella gestione degli alunni». Così Manuela Scidurlo, capogruppo di Fratelli d’Italia a Somma Lombardo. Un Intervento il suo, durante l’ultimo consiglio comunale, che riaccende il dibattito sul progetto di demolizione e ricostruzione della primaria Rodari. A far discutere è l’incontro avvenuto fra le famiglie e le istituzioni locali per fare il punto sul futuro della scuola e, quindi, sulle modalità adottate per garantire i servizi durante i lavori. Immediata la replica del sindaco Stefano Bellaria: «Un conto è riportare, per quanto legittimo, considerazioni fatte su Whatsapp. Un conto è essere stati presenti all’incontro. E alcune affermazioni non sono assolutamente veritiere».

«Troviamo soluzioni»

Un intervento che «non riguarda la costruzione in sé – ha detto Scidurlo – ma la gestione degli alunni che dovranno frequentare la scuola». Il piano durante i lavori, infatti, prevede lo smistamento dei bimbi di prima, seconda e terza alle Casolo Ginelli a Maddalena, mentre le quarte e le quinte alle Leonardo da Vinci. Da un lato, per FdI, c’è il fattore economico: «Gli studenti avranno necessità della navetta e siamo fermamente convinti che il servizio non dovrà gravare sulle famiglie. Ma dovrà essere interamente a carico dell’ente locale». E, soprattutto, «crediamo debba essere garantito il trasporto anche per chi frequenta il pre e il post scuola: servizi necessari ai genitori non per capriccio, ma perché in quegli orari lavorano». Non solo: «Non condividiamo la scelta di suddividere le classi in istituti diversi. Non è raro per le famiglie avere figli che frequentano classi diverse: in tal caso sarà inevitabile che i genitori si trovino in difficoltà». Da qui, la richiesta di «trovare in brevissimo tempo soluzioni efficaci». Anche passando attraverso una Commissione, «da convocare a strettissimo giro, già per la prossima settimana».

Guardare al futuro

Il sindaco ha accolto la proposta di un Commissione, per «condividere insieme i problemi e garantire sempre il miglior servizio possibile». Ma sulle segnalazioni è netto: «Intervento di carattere politico». Infatti, ha precisato che «non era tecnicamente possibile trasferire tutti in un’altra scuola, capisco la richiesta di un genitore, ma sono 14 classi: se ci fosse stato un plesso per accoglierli tutti allora non sarebbe stato necessario costruirne uno nuovo». Una scelta «necessaria per garantire la continuità didattica». Inoltre, è stata pensata «la variazione degli orari di ingresso e la conferma del pre e post scuola. Oltre al servizio navetta che, in base alle persone che aderiranno, vedrà una tariffa calcolata al massimo di 30 euro al mese, nella peggiore delle ipotesi. Ovvero un quarto del costo del servizio». Insomma, un modo per dire che «ascoltiamo tutte le richieste, importante è dare risposte possibili. Ma alcune sono irrealizzabili e immotivate». In sintesi: «Bene pensare al piccolo disagio che ciascuno di noi è tenuto ad affrontare, ma fortunatamente per un bene maggiore. Anche per il futuro».

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