Fontana prosciolto, Salvini pretende le scuse. E Giorgetti lo ricandida per il bis

Da destra, Attilio Fontana, Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti

MILANO – Il presidente della Lombardia Attilio Fontana prosciolto dall’accusa di frode, la Lega esulta e rivendica la correttezza dell’operato del governatore. Ma i toni delle reazioni hanno sfumature diverse. Perché se da un lato c’è il leader del Carroccio Matteo Salvini che la butta in politica pretendendo «le scuse della sinistra» che ha «oltraggiato una persona perbene, la Lega e le istituzioni lombarde», dall’altra c’è il ministro dello sviluppo Giancarlo Giorgetti che guarda già avanti, rivolgendo all’amico Fontana «i migliori auguri anche per i prossimi 5 anni di sviluppo della Lombardia». Di fatto, un’investitura, pesantissima, per la ricandidatura al bis in Regione.

Le parole a caldo di Fontana

«Sono felice per aver tolto un peso ai miei figli e a mia moglie. Ma ho sempre avuto fiducia nella giustizia». Sono le prime parole del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana dopo la decisione del Gup di Milano Chiara Valori di proscioglierlo dall’accusa di frode in pubbliche forniture per la vicenda dei camici donati dalla Dama Spa del cognato Andrea Dini in piena pandemia. «Condivido con tutti quei lombardi, e sono moltissimi, che mi hanno sempre sostenuto, la soddisfazione di vedere riconosciuta la mia onestà e la mia volontà di agire sempre, solo e comunque per il bene dei miei cittadini».

Giorgetti: «Auguri per i prossimi 5 anni»

Ma la partita, dal piano giudiziario, ormai si sposta su quello politico. Lo spartiacque del 13 maggio era atteso per capire cosa si prospetta in vista delle elezioni regionali del 2023, con Fontana che da mesi temporeggia sulla sua ricandidatura. Un “bis” sul quale punta Giancarlo Giorgetti, ministro dello sviluppo e varesino come il governatore: «Sono felice per Attilio Fontana, che finalmente vede riconosciuta la sua innocenza in una vicenda molto complicata dove ha sempre agito per il meglio e pensando al bene dei cittadini lombardi in una delle fasi più critiche della pandemia – la nota alla stampa rilasciata da Giorgetti – non ho mai avuto dubbi sull’onestà e la correttezza di Attilio al quale faccio, di cuore, i migliori auguri anche per i prossimi 5 anni di sviluppo della Lombardia». I prossimi cinque anni. Ancora da presidente, par di capire.

La «grande gioia» di Salvini

Non si sbilancia sul mandato-bis in Regione, ma parla di «grande gioia» il segretario federale della Lega Matteo Salvini. «Dopo mesi di fango e bugie – il suo commento in una nota – sono stati restituiti onore e dignità ad Attilio Fontana, alla Lega, alla Regione e a tutti i cittadini lombardi. Siamo ancora più determinati a lavorare per il bene del territorio e aspettiamo le scuse di tutti quegli esponenti di sinistra che per troppo tempo hanno insultato e oltraggiato una persona perbene, la Lega e le istituzioni lombarde».

L’«abbraccio» di Giorgia Meloni

Toni ripresi dai “colonnelli” lombardi, dall’assessore allo sviluppo Guido Guidesi, che invoca le scuse dai «protagonisti di due anni di linciaggio mediatico» al capogruppo al Pirellone Roberto Anelli, che si rivolge direttamente a PD e M5S chiedendo che «vengano nell’aula del Consiglio regionale a chiedere pubblicamente scusa». Anche dagli alleati arrivano messaggi di solidarietà. In primis quello di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia: «Un abbraccio al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. Non abbiamo mai avuto dubbi sulla correttezza del suo operato e questo proscioglimento finalmente ne è la conferma».

La voce dei colleghi di giunta

E l’assessore varesino Raffaele Cattaneo, che ricorda di essere stato «ascoltato per ore dai PM su questa vicenda» in qualità di coordinatore della task force regionale sulla riconversione aziendale per produrre i DPI, ammette: «Sono molto felice. Se non fosse andata così sarebbe stata una gigantesca aberrazione, come accaduto in passato in tanti casi, anche per altri presidenti di Regione». Anche la vicepresidente Letizia Moratti, in quota Forza Italia, esprime la sua personale «soddisfazione» per l’esito della vicenda: «Il lavoro mai venuto meno per il bene dei cittadini lombardi prosegue da oggi in modo ancor più incisivo e convinto».

PD-M5S: «Resta l’inadeguatezza»

Dall’opposizione però arrivano tutt’altro che scuse. «Il proscioglimento di Fontana non ne cancella l’inadeguatezza – commentano il segretario regionale del PD Vinicio Peluffo e il capogruppo Fabio Pizzul – la vicenda giudiziaria si chiude qui, non così quella politica, sulla quale rimane il nostro giudizio nettamente negativo. Fontana ha mentito ai lombardi, cercando di nascondere un pasticcio dai contorni molto imbarazzanti, basti pensare al bonifico compensativo dal conto svizzero». Per il capogruppo M5S Nicola Di Marco «in alcun caso la decisione del Giudice avrebbe modificato il giudizio politico sull’inadeguatezza mostrata da Fontana e dal centrodestra tutto durante il corso della pandemia. Ora spetta ai cittadini lombardi (alle elezioni, ndr) scrivere la sentenza su questa stagione politica». Più amichevole il commento del sindaco di Milano Beppe Sala, che molti vorrebbero come sfidante dell’attuale governatore alle prossime elezioni: «Dal punto di vista umano sono senz’altro contento per il presidente Fontana. Non ho nessun elemento per commentare, penso che questo aggiungerà possibilità al fatto che Fontana si ricandidi».

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