FRANK LUPETTO: Le pagelle giallorosse

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Francesco Ravello 

 

Facciamo il punto su mister, ds e i calciatori impiegati e su quello che potrebbe essere il prossimo mercato.

Pau Lopez: terzo portiere della nazionale spagnola, mediamente poco impegnato, ma quando serve fa sentire la sua presenza, spesso da lui partono anche le azioni di gioco vincenti, come con la Fiorentina.

Mirante: Non fa una polemica, anche essendo il dodicesimo, ed è pronto quando viene chiamato a difendere i pali della squadra, peccato x il suo infortunio

Florenzi: per varie partite non viene schierato da titolare, da capitano non si sente da lui una polemica, sembra che il mister lo scelga più con squadre da attaccare che con quelle dove si deve difendere

Santon: venuto dall’Inter come oggetto misterioso, non sta sfigurando, certo non può essere considerato un pilastro nel futuro della Roma.

Spinazzola: una delle poche delusioni del mercato di Petrachi, spesso infortunato, quando gioca sembra che non sappia fare un cross degno di questo nome.

Smalling: venuto in prestito, tra mille dubbi, si è dimostrato un marcatore fortissimo, fa del suo fisico un grandissimo punto di forza. Ha dichiarato apertamente che vuole restare alla Roma, una bella soddisfazione per i tifosi

Mancini: mediano, difensore, attaccante, ottimo giocatore, che piano piano sta migliorando sempre di più, uno dei pilastri su cui la Roma non può reggere .

Cetin: rivelazione, scala le posizioni da centrale e anche da terzino non fa mancare il suo apporto. Piacevole sorpresa.

Fazio: il comandante non è più tale da tempo, un giocatore su quale bisogna riflettere per un prossimo futuro

Juan Jesus: non può più indossare la maglia della Roma, pare che siano arrivate richieste, se è cosi meglio farlo partire, dannoso

Kolarov: gioca con un piede solo, non è un fantastico difensore, ma la sua personalità e il fatto di essere un’arma letale sui calci di punizione lo rendono un giocatore importante.

Zappacosta : non giudicabile.

Diawara: grande regista, fa diventare il centrocampo della Roma un punto di forza, sorprende quasi che con lo scambio con Manolas, col Napoli ci abbia guadagnato la Roma.

Veretout: ottimo elemento, grande personalità, utile sia in fase di copertura che propositiva.

Cristante: utile cambio, si adatta nella fase mediana, anche se il suo ruolo sarebbe più da trequartista, uno dei tanti infortunati.

Zaniolo: ogni giorno sembra sempre più forte, vederlo giocare è un incanto, riesce anche a star fuori da polemiche che non hanno senso. È uno dei fattori di una grande Roma, ancora impegnata su tutti i fronti.

Under: sembra un lontano parente del giocatore che aveva incantato da quando era venuto a difendere i giocatori giallorossi. Si dice che a Trigoria dopo l’ultima partita giocata in Europa League il mister abbia detto che meno lo vede e meglio è, e che se dovesse arrivare una proposta sarebbe meglio accettarla.

Pellegrini: Un talento puro, uno dei pochi romani di Roma, citato addirittura nella famosa conferenza di Totti, tanto da sembrare quasi un investitura, come futuro numero 10, nei suoi confronti. Ha più volte rifiutato di partire, va tenuto riservato come un panda dal WWF.

Pastore: detto er pecetta, poche partite e subito in panca, facendo capire a tutti di non essere più disponibile. Le frasi ad un’intervista lo hanno reso antipatico agli occhi di molti tifosi della Roma. Prima parte e meglio è.

Kluivert: talento puro, andava solo aspettato e piano piano se ne sarebbero visti i frutti. Destinato ad una grande carriera, è un piacere averlo nelle proprie fila.

Perotti: piano piano sta rientrando nel progetto, peccato che non abbia il tiro , ormai neanche lui ci prova più, è diventato un grande assist man. Rigorista infallibile

Mikitaryan: deve dare ancora il meglio di se, reduce dall’infortunio si sta riprendendo, un giocatore da riscattare.

Dzeko: non sarà mai un bomber, non ha la giusta cattiveria, ma fa un gioco fondamentale per questa Roma. Sarebbe ingiusto dare a lui il compito di fare tutte le partite, in una squadra che tutti si aspettano abbia la possibilità di giocarsela fino in fondo per tutti i trofei.

Kalinic: chi? Purtroppo nessuno è perfetto, e Petrachi fa un errore colossale nel prenderlo. A Gennaio deve essere il primo a fare le valigie.

Petrachi: questa estate dichiara che è l’anno 0, fa un mercato pragmatico, senza inventarsi nulla, la normalità che ormai è una dote rara, servono due terzini e li prende, serve un portiere e porta Pau Lopez, serve rinventarsi il centrocampo e riesce a prendere due centrocampisti che si completano alla grande. Bella la sua presenza continua, povere corde vocali dopo l’ultima partita di Europa League

Fonseca: si riduce il suo stipendio per venire alla Roma, dopo un estate in cui si sono scansati vari mister. Capisce che non può fare il gioco che faceva in Ucraina , si riadatta e fa il gioco difensivo della Roma un punto di forza.

Mercato: nel prossimo mercato, sarebbe meglio precedere con chi mandare via perché dannosi. Juan Jesus, Kalinic, Pastore. Su altri se dovesse partire la giusta offerta sarebbe giusto accontentarli, tra questi annoveriamo Santon, Under, Fazio. Bisognerebbe prendere un terzino, un centrocampista ed una punta che possa dare il cambio a Dzeko in qualche partita. Ricordiamo che la Roma deve fare entro Giugno 50 milioni di plusvalenze, quindi il compito di Petrachi non sarà facile, anche se potrebbe essere aiutato da novità al vertice.

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