Bardello, Malgesso e Bregano: referendum per diventare un Comune unico

Bardello

BARDELLO – Un referendum per dire sì o no alla proposta di fusione di tre comuni. Ad esprimersi saranno i residenti di Bardello, Malgesso e Bregano. La consultazione si terrà questo autunno, tra il 15 settembre e il 15 ottobre. Si voterà nella stessa finestra elettorale per le amministrative, che vedranno alle urne 32 comuni in provincia.

Da Unione di comuni a un ente unico

Il via all’iter per il percorso di fusione è giunto dai consigli comunali dei tre centri, che hanno approvato una modifica dei rispettivi statuti per poter indire il referendum. La nascita di un unico comune rappresenterebbe l’evoluzione naturale di un percorso di condivisione che i tre municipi hanno avviato a partire dal 2015, quando è nata l’Unione dei Comuni Ovest Lago Varese. Un ente che ha permesso di accorpare alcune funzioni, con servizi associati tra le tre amministrazioni. «È già una sorta di fusione così – commenta il sindaco di Bardello Luciano Puggioni, che è anche presidente dell’Unione – ma con un handicap. Oltre al consiglio dell’Unione restano attive le tre amministrazioni con i relativi sindaci e consiglieri. La fusione sarebbe un connubio perfetto, con il vantaggio di avere una sola amministrazione e un unico interlocutore».

La parola passa ai cittadini

Resta da capire però se la fusione sarà appoggiata anche dai residenti. «L’Unione è stata una decisione degli amministratori, una scelta politica – continua Puggioni – mentre per la fusione è necessario passare dalla volontà popolare». Nei mesi che precederanno il voto nei tre comuni si terranno iniziative di informazione per far avvicinare i cittadini alla tematica. «Sarà molto importante la campagna informativa – osserva il sindaco di Bardello – al momento nei tre paesi c’è chi è favorevole e chi è contrario». Nei tre comuni sono residenti 3800 persone: 1630 a Bardello, 1300 a Malgesso e 860 a Bregano. Circa 3000 gli elettori che saranno chiamati ad esprimersi sulla proposta di fusione. Non sarà necessario raggiungere un quorum: il referendum sarà valido a prescindere dall’affluenza.

Dopo il referendum

Se il referendum avrà esito negativo non cambierà nulla rispetto alla situazione attuale. Se invece i cittadini voteranno a favore verrà trasferita tutta la documentazione in Regione, che elaborerà la fusione in tempi ristretti. I tre consigli comunali verranno sciolti entro febbraio del 2022 e saranno nominati tre commissari che reggeranno le amministrazioni solo per alcuni mesi. Già nella primavera del 2022 si andrebbe a votare per eleggere il sindaco del comune unico. Nascerebbe così un ente da quasi 4000 abitanti.