Galimberti: «Sento una grande energia. Possiamo vincere al primo turno»

VARESE – Dalla revisione del pgt, alla revisione della squadra, che in questi cinque anni ha perso più di un pezzo. «Ma ne ha anche guadagnati. E di qualità», dice Davide Galimberti “interrogato” dalla stampa varesina. Senza dimenticare le cose fatte e quelle ancora da fare. Con qualche stoccata al centrodestra e a Matteo Bianchi e una previsione sul risultato elettorale: «L’importante è vincere. Subito o al ballottaggio, non è un problema, per non interrompere il processo di cambiamento della città che abbiamo avviato. Sento che c’è tanto entusiasmo e una grande energia. Vincere al primo turno vorrebbe dire guadagnare due settimane di tempo sull’attività amministrativa».

La prossima sfida il Pgt

Si parte dalla revisione del pgt, come strumento urbanistico, ma anche come leva economica della ripartenza: «Il programma elettorale per noi è un documento amministrativo importante. E nel nostro c’è l‘impegno a rivedere il pgt entro il 2022». Perché non è stato fatto in questi cinque anni? «Perché – spiega Galimberti – Serve tempo e una parte di questo è stato “impegnato” dalla pandemia. Però abbiamo recuperato diverse aree dismesse e molte zone della città sono state riqualificate. Penso all’ex Enel, al comparto di via Peschiera o all’ex Aermacchi, dove dopo decenni sono partite le prime bonifiche per l’amianto. Ecco abbiamo portato in amministrazione e in città un dinamismo che ora può “rientrare” nel nuovo pgt, che deve essere a consumo zero e deve essere pensato proseguendo l’impostazione amministrativa che abbiamo dato in questi cinque anni». E pianificazione della città, ma «soprattutto il collegamento veloce con Milano sono certamente una priorità».

Buona (In)fortuna

Sui cambi della squadra Davide Galimberti sposta la questione dai casi personali al disegno generale della nuova formazione del centrosinistra. «Una politica amministrativa tiene conto della realtà e non degli schemi politici nazionali o del passato. La coalizione che abbiamo costruito e che abbiamo fondato sul programma si basa sulle cose da fare della città. E’ quindi legittimo che qualcuno abbia cambiato idea. Ma è altrettanto vero che tante altre forze e nuove aggregazioni hanno deciso di metterci più impegno per realizzare le tante cose ancora da fare. Perché in questi anni abbiamo fatto 100 a zero. Ma l’obiettivo dei prossimi cinque anni è fare 300 a zero». Insomma buona (In)fortuna a chi è passato dall’altra parte.

Campagna elettorale incattivita?

«Credo sia stata una campagna elettorale molto corretta – dice Galimberti – E’ indubbio che ci sono delle differenze, che sono evidenti». La polemica con Salvini? «La scelte di Bianchi – insiste il sindaco – sono condizionati dal capo della Lega che è Salvini. Lo ripeto il vero candidato del centrodestra è lui. Ma Varese non vuole questo, perché vorrebbe dire tornare indietro». Sulla questione del parcheggio del Del Ponte: «Non ha mai detto niente. Ha parlato l’azienda». E sulla proposta di Matteo Bianchi di portare gli uffici nell’ex caserma: «Una sciocchezza. Anzi una ripicca, solo perché noi siamo riusciti a fare partire i lavori e a dare una visione alla città. Io sento che c’è una voglia in più e un energia in più. E l‘iniziativa dell’Ippodromo dimostra che lì c’era un contesto di tante persone. Un numero così grande lo portava Salvini qualche tempo fa. Io la leggo come il segnale che la città vuole andare avanti sui temi che abbiamo messo in campo e con le nostre modalità».

La previsione

«E’  importante vincere – ha concluso Galimberti – Io non mi formalizzo sul primo o sul secondo turno. Ma vincere nell’interesse della città. Salvini è venuto per mettere la bandierina. Noi diciamo: vogliamo vincere per proseguire sulla strada di questo dinamismo e non vogliamo arrestare il cambiamento per tornare all’immobilismo. Se vinciamo al primo turno, e sento grande entusiasmo, guadagniamo due settimane di attività amministrativa. Se invece si va al ballottaggio non c’è problema. Vinciamo dopo due settimane».