Trasporto pubblico a Gallarate, dopo i disservizi si cerca l’accordo sindacale 

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GALLARATE – Incremento del personale, maggiore sicurezza a bordo, nuovi autobus. Sono le tre richieste sul tavolo nella difficile trattativa sindacale sul trasporto pubblico locale gestito a Gallarate da Amsc, in sofferenza da settimane a causa dell’elevato tasso di assenteismo e dal rifiuto degli autisti in servizio di coprire i turni con gli straordinari a causa dello stato di agitazione in corso. Da una parte il Comune con i vertici della municipalizzata, dall’altra Flai e Cub. Dopo l’incontro odierno le parti sembrano vicine a un accordo, ma non mancano le insidie.

L’accordo

Relazionando questa sera 1 marzo in Commissione Partecipate, l’assessore al Bilancio Corrado Canziani (Lega) ha spiegato in che modo il Comune e Amsc hanno provato ad andare incontro alle richieste dei lavoratori sui tre fronti aperti. Senza troppo entrare nel dettaglio («non mi piace parlare degli assenti») si è detto fiducioso di riuscire a trovare un’intesa. «Conto che nella giornata di domani mi facciano sapere qualcosa di concreto e risolutivo. Mi aspetto un risoluzione positiva». Ampi spiragli di apertura anche sul fronte sindacale, per voce di Andrea Orlando (Flai): «Sono stati presi degli impegni che abbiamo chiesto vengano messi per iscritto in un accordo da portare in assemblea. Abbiamo chiesto inoltre una rivisitazione complessiva della pianta organica per organizzare l’Asmc dei prossimi anni», tenendo conto che sembra ancora lontano il conferimento del ramo aziendale del trasporto pubblico alla nuova struttura a carattere sovracomunale che nascerà a seguito della gara di bacino.

La mano dura di Zenoni 

Se l’atteggiamento di Canziani è parso più conciliativo, l’amministratore unico di Amsc Maurizio Zenoni in Commissione Partecipate ha invece usato la mano pesante. «Su 22 autisti in 8 la scorsa settimana erano in malattia», ha detto relazionando sullo stato di fatto. «Con un tasso di assenteismo che ha raggiunto il 36% si sono rifiutati di coprire i turni con gli straordinari, come avviene in qualsiasi altra azienda di trasporti. Questo si chiama ricatto. Finalizzato a cosa? Non l’ho ancora capito». E ancora: «Mi chiedono di aumentare l’organico. Dovrei forse assumere 5 persone per metterle in riserva? Non stiamo mica giocando a pallone». 

Gestione dolorosa 

Secondo Margherita Silvestrini, consigliere d’opposizione del Partito democratico, i disservizi delle ultime settimane (in particolare per il trasporto scolastico verso gli istituti superiori con numerose corse soppresse) sono «il sintomo di una gestione dolorosa che si trascina da anni». L’esponente dem ha ricordato che nel Dup del 2017 l’amministrazione comunale aveva inserito la volontà di mettere a gara il servizio, «ma nel frattempo sono passati cinque anni e il problema oggi si è acutizzato». Le minoranze favorevoli alla esternalizzazione sono musica nelle orecchie per Zenoni, che però la reputa una strada impraticabile. «Per me sarebbe una liberazione, ma si presenterebbero qui con il fucile».

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