Gallarate, accanto al Canile un progetto contro l’abbandono degli animali 

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GALLARATE – In seguito alla concessione d’uso da parte del Comune di Gallarate di un campo molto vicino al canile di via Degli Aceri 15, l’associazione “Pensiero Meticcio” si appresta a realizzare un progetto di sostegno alla cittadinanza che disincentivi le sempre più frequenti rinunce di proprietà di cani e promuova una buona cultura di convivenza con gli animali.

Il progetto 

Il progetto intende svilupparsi su due fronti: da una parte rappresentare un punto di riferimento per la cittadinanza, attraverso l’organizzazione di eventi, dibattiti, corsi, seminari volti a promuovere una sempre maggiore consapevolezza di quello che significa una sana convivenza e rispetto per gli animali; dall’altra, portare avanti l’obiettivo di contrastare le sempre più frequenti rinunce di proprietà. Spiegano dall’associazione di volontariato che gestisce il Canile di Gallarate: «Spesso ci sono affrontabili incomprensioni fra umani e cani all’origine degli abbandoni che inducono a portare i cani direttamente nei canili, luoghi di reclusione e sofferenza per giunta a carico economico delle amministrazioni e dei cittadini. La nostra pluridecennale esperienza sul territorio ci dice che se i fraintendimenti non vengono correttamente individuati e opportunamente riorientati, si rischia di sfociare in veri e propri conflitti in famiglia che ad un certo punto si riterranno irrecuperabili. È così che la maggior parte delle volte si aprono le porte dei box dei canili per i cani».

La raccolta fondi 

Inoltre, quando un cane entra in un box inizia per lui presto un deperimento fisico e psicologico che può crescere fino a compromettere il verificarsi di un nuovo affido, con il risultato che una struttura dedicata all’accoglienza e al reinserimento sociale diventi «una prigione con fine pena mai».
Il personale dipendente e volontario di Pensiero Meticcio interpreta l’impegno di gestione del Canile municipale anche in ottica di prevenzione e, oggi, può proseguire nella strada intrapresa avvalendosi di uno spazio pubblico idoneo dove ricevere le persone con i cani conviventi. «Vogliamo incrementare il nostro apporto alla socialità pubblica e privata dando valore alle diversità», dicono lanciando una raccolta fondi (CLICCA QUI PER CONTRIBUIRE) a sostegno del loro progetto. «Per riuscirci innanzitutto dobbiamo realizzare la recinzione intorno al terreno, mettere un cancello di entrata, un gazebo e delle panchine. Ma ciò che al momento ci pare più impegnativo è preparare l’area ad essere calpestabile dopo anni e anni in cui soprattutto i rovi l’hanno popolata. I fondi raccolti serviranno ad acquistare il materiale necessario per la realizzazione del progetto».

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