Gallarate, il nuovo Centro per l’autismo all’ex Bonomelli apre a novembre

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GALLARATE – TerraLuna, la seconda azione del progetto “Centro per l’autismo” che sta nascendo all’ex istituto scolastico Bonomelli di Gallarate, aprirà a novembre. L’iniziativa, insieme alla proprietà, la Fondazione Bellora, coinvolge Ats Insubria, Iescum (Istituto Europeo per lo Studio del Comportamento Umano), la neuropsichiatria infantile della Asst Valle Olona. Tra i numerosi partner anche il Canton Ticino e la Supsi. Verrà presentato il 25 settembre alle 10, proprio all’ex Bonomelli di via Ercole Ferrario. Tra i presenti ci saranno anche il sindaco Andrea Cassani, l’assessore regionale Alessandra Locatelli (Famiglia, Solidarietà Sociale, Disabilità e Pari Opportunità), il presidente della Commissione Sanità di Regione Lombardia, Emanuele Monti e il direttore generale dell’Asst Valle Olona, Eugenio Porfido. L’evento ricorre in occasione della Giornata Europea della Cooperazione.

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Il primo lotto di lavori e il centro cottura

Il complesso è sottoposto a riconversione e ristrutturazione per creare un luogo di alto profilo professionale, sociale e terapeutico. La riqualificazione sta avvenendo per lotti. L’avvio dei lavori è iniziato grazie a un finanziamento di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo, oltre a un nuovo finanziamento acceso dalla Fondazione. Il primo lotto consente il recupero di un quinto della superficie totale della proprietà e consentirà il proseguimento delle attività progettuali nella nuova sede, con la presa in carico dei bambini in lista di attesa alla neuropsichiatria di Asst Valle Olona, del Distretto di Gallarate e delle loro famiglie. Il progetto di cura, già avviato a metà 2019, proseguirà qui in via sperimentale fino a ottobre del 2022, con l’inserimento progressivo nel corso terapeutico di 30 bambini. Un’ulteriore fase del progetto sta avanzando grazie alla partnership tra Enaip Lombardia, Uonpia e una primaria società di ristorazione. L’obiettivo è fornire un Centro di cottura, per impiegare persone in età adulta affette da autismo. Un percorso di autonomia personale e di inserimento socio-lavorativo in forma individualizzata che prevede l’inserimento di quattro persone part-time nel team di cucina. Inoltre è in programmazione la realizzazione di un piccolo ristorante aperto al pubblico e di un laboratorio per la panificazione. Grazie al sostegno di imprenditori privati, si prevede l’apertura del Centro Cottura a fine anno 2021.

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Gli alloggi co-housing e gli obiettivi

Il progetto prevede anche la realizzazione di 13 alloggi in co-housing per un totale di 35 posti letto, che ospiteranno giovani e famiglie inseriti in vari percorsi, tra cui quelli di studio o lavorativo, di valutazione e di avvio alla riabilitazione di minori, di accompagnamento all’autonomia. Ma anche il personale del Centro Autismo e famiglie che aspirano ad un’esperienza di condivisione e solidarietà. Un risultato che potrà essere portato a termine con ulteriori finanziamenti da parte di privati. L’obiettivo a medio termine è di portare tutti i servizi attivati grazie a Interreg. A regime sono dunque previste le seguenti funzioni: ristorante per gli inquilini aperto al pubblico, aree verdi e orti, sale polifunzionali per eventi, palestra ed altre aree per favorire le attività motorie, tra le quali una piscina, laboratori e aree ludiche, un polo culturale con biblioteca, spazi per la lettura, internet point, aree di co-working. L’inizio di un cammino che necessita partnership, supporto e interventi che renda protagoniste le persone più fragili e le famiglie in difficoltà.

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«Insieme si vince»

«Questo progetto, in cui Regione Lombardia ha creduto convintamente, è un bell’esempio di come solo insieme si vince contro l’autismo. L’impegno è stato, fin dall’inizio della legislatura, molto forte nel trovare strategie di contrasto ad una patologia in continua crescita», racconta Monti. «Scuola, enti locali, strutture sanitarie e sociali, terzo settore e famiglie devono fare rete». Così Locatelli: «Oltre a snellire le lunghe liste di attesa per le diagnosi e i trattamenti, Centri come questo sono fondamentali per la cura, l’inclusione e la vita futura delle persone con disturbi dello spettro autistico. Oggi la sfida più grande che siamo chiamati ad affrontare, quando si parla di autismo, riguarda la possibilità di offrire una vita inclusiva per tutti».

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Interreg Autismo

Nel frattempo già in corso la prima azione del progetto, ovvero Interreg Autismo. Finanziato dal programma Interreg Italia-Svizzera 2014-2020, riguarda la presa in carico gratuita di 17 bambini, che diventeranno 25 entro la fine del 2021, alla chiesa di San Giuseppe di Gallarate, trasformata in uno spazio multifunzione per l’accoglienza dei piccoli pazienti e delle loro famiglie. Si è provveduto ad effettuare opere edili, impiantistiche e di allestimento di ambulatori, uci e zone di accoglienza da destinare alla cura dei bambini e delle famiglie. I costi di questo intervento sono stati in gran parte finanziati dall’Impresa Sociale “I bambini delle Fate”. L’ex chiesa di San Giuseppe accoglie i bambini autistici per le terapie in presenza, all’interno di un percorso che ha come protagonista il trattamento basato su tecnica del comportamento. E il programma abilitativo coinvolge tutta la rete di interlocutori, con un focus sulle scuole. Tutto avviene in un contesto confortevole e gli arredi completano un’opera le cui attività hanno inoltre beneficiato di un contributo del Rotary Club “La Malpensa”.

Al via la demolizione delle ex Bonomelli. A Gallarate sorge il Centro per l’autismo

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