Gallarate, tetto ai contributi per le rette in Rsa. Il centrosinistra: «Preoccupante»

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Da sinistra: Cesare Coppe, Carmelo Lauricella, Giovanni Pignataro, Margherita Silvestrini

GALLARATE – A partire dal primo gennaio, ci sarà un tetto massimo per i contributi che il Comune di Gallarate elargisce come compartecipazione delle rette per il ricovero di anziani in casa di riposo o per i disabili. Una «novità preoccupante», secondo il consigliere d’opposizione Cesare Coppe (Città è Vita). Che porterà le persone a «non poter scegliere in base alle proprie esigenze socio-sanitarie», aggiunge Margherita Silvestrini (Pd).

Un tetto ai contributi

Il centrosinistra si è riunito oggi – 21 dicembre – di fronte alla struttura Camelot di 3SG, in via Padre Igino Lega. Per parlare della «modifica, approvata con un delibera di giunta, in merito al tetto massimo dei contributi a sostegno di questo tipo di rette», le parole di Giovanni Pignataro (Pd). «Si tratta della prima volta che si sceglie questo sistema e pensiamo possa essere un grosso problema per le famiglie di chi dovrà ricoverare anziani o disabili». In numeri: per le case di riposo, «il limite sarà di 1300 euro di contributo», ha spiegato l’esponente dem. Mentre per i disabili «è di 2750 euro».
Soluzione che «impone due grossi limiti», ha aggiunto Silvestrini. Come «la possibilità di scegliere le strutture secondo le caratteristiche e le esigenze del paziente». Inoltre «inserisce il criterio economico nella valutazione dell’ingresso delle persone in un posto che dovrebbe garantire il servizio più adeguato». Insomma, è «gravissimo e ci domandiamo cosa succederà. Se l’obiettivo è aiutare più persone, si dovrebbe aumentare il capitolo di spesa».

«Preoccupante novità»

Per Coppe è un elemento di novità «molto preoccupante: il Comune non dice come interverrà nelle casi in cui la compartecipazione per una quota supera il tetto». E si dovrà «far fronte a situazioni che non sappiamo come si risolveranno». E ancora: «C’è un criterio di massima da rispettare ma non si può omogeneizzare tutte le situazioni. Anche perché ci sono realtà con esigenze e storie diverse».

A chiudere, Carmelo Lauricella (Pd): «Ci sono altri settori in cui in problema del tetto di spesa e di dove si reperiscono le risorse non viene preso in considerazione. Per la giunta probabilmente ci sono capitoli sacrificabili».

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