GALLARATE – Il servizio hospice, che è arrivato al 94% della saturazione. Ma anche il nucleo Alzheimer, che ha registrato l’occupazione dei 22 posti disponibili. Non solo: sono 2451 le giornate di assistenza effettuate, mentre per il piano Rsa aperta si è visto un aumento del numero di prestazioni con ricavi fino a +88%. Sono solo alcuni dei dati che raccontano il bilancio dei primi sei mesi 2023 di 3SG, l’azienda speciale di Gallarate che gestisce la casa di riposo Camelot. Con un risultato utile di 14.415 euro complessivi.
Posti pieni e servizi in crescita
«L’obiettivo principale del primo semestre 2023 è stato mettere in atto ogni intervento necessario per la ripresa e il potenziamento dei servizi della struttura», spiega il direttore generale Marusca Bianco (nella foto a sinistra). Dopo le difficoltà della pandemia, «vediamo ora una piena occupazione dei posti letto in Rsa, sia quelli contrattualizzati che in solvenza». Fra i numeri diffusi, quelli che riguardano il nucleo Alzheimer, «interamente occupati e per oltre il 50% da cittadini gallaratesi», dice il dg. «Mentre nella sezione stati vegetativi resta libero un solo posto dei 20 disponibili». Per il servizio hospice, la saturazione arriva al 94%, «partendo dal 63% del 2022». Un aumento che vale anche per le giornate d’assistenza effettivamente prestate nel 2023, ovvero 2451, «contro le 1633 del semestre dell’anno passato». Miglioramento che Bianco non giustifica solo con la fine dell’emergenza Covid, ma anche «grazie ad alcuni interventi migliorativi dell’organizzazione: lo snellimento dei tempi di presa in carico degli ospiti o il consolidamento della collaborazione con gli ospedali di Gallarate, Somma Lombardo e Busto Arsizio. Oltre che con il nosocomi di Tradate, l’ospedale di Circolo di Varese e l’Humanitas di Castellanza».
Rsa Aperta: +88% dei ricavi
Tra i servizi offerti anche quello di assistenza domiciliare, svolto da 3SG per conto del Comune, che è «in equilibrio». A differenza delle attività di Rsa Aperta – una misura di Regione Lombardia che consente la presa in carico multidisciplinare e gratuita delle persone non autosufficienti con oltre 75 anni e delle persone con diagnosi certificata di demenza e alzheimer – «con un aumento esponenziale del numero di prestazioni da gennaio 2023 e con indicatori in costante e progressiva crescita: +88% dei ricavi rispetto al primo semestre 2022». Trend in aumento, poi, per la comunità minori, che «ha raggiunto la piena saturazione dei posti disponibili, mantenendo l’andamento costante con ricavi in ripresa».
Assunzioni e manutenzione
Uno degli ostacoli affrontati – in ogni settore – negli ultimi mesi è stato quello dell utenze, il dato delle spese «è sempre notevole paragonato al 2019, ma in diminuzione rispetto al 2022». L’aumento invece riguarda i costi per il personale, «anche a causa del progressivo investimento per le nuove assunzioni. Come due nuovi medici, tre infermieri, due operatori assistenziali sul domicilio e uno in struttura».
Fino ai lavori di manutenzione dell’edificio, tra cui «la realizzazione di un corridoio di collegamento per migliorare l’accessibilità, l’imbiancatura nel nucleo alzheimer, il rifacimento della pavimentazione nella comunità minori. In attesa del fotovoltaico, con le operazioni che partiranno nei prossimi mesi».