Gallarate, allarme per Santa Maria delle Grazie. Diventerà una birreria?

GALLARATE – Allarme per la chiesa di Santa Maria delle Grazie a Gallarate. Lo lancia l’ex assessore Angelo Bruno Protasoni. Il già esponente della giunta Guenzani ha affidato ai social un commento sul destino di uno dei piccoli presidi religiosi del centro storico cittadino, ma comunque testimone della storia locale: «Diventa una birreria? Se ne parla da tempo», dice. Nel frattempo, ripercorre passo passo la storia dell’edificio di via Trombini, fino a qualche decennio fa gestito dalle suore canossiane. Un percorso, nel suo complesso, lungo quattrocento anni. Fino alle suggestioni della nostra contraddittoria epoca, ovvero che diventi un bar. Sono però molte le domande che cercano risposte. A partire dalla presenza o meno di vincoli sulla struttura. E ancora: chi ne è a conoscenza? La Soprintendenza ne è stata informata? Si tratta soltanto di una voce che circola? Il Comune, nell’eventualità, che posizione prenderà? E così via.

Il messaggio di Protasoni

Ecco il post integrale di Protasoni, pubblicato oggi – 8 dicembre – sui social:

SANTA MARIA DELLE GRAZIE,
LA CHIESA DIVENTA BIRRERIA?

Se ne parla da tempo.
A me comunque dispiacerebbe questa fine per una chiesa che è parte della storia della nostra città.

Si è detto, giustamente, che ci sono tantissimi precedenti in Italia e nel mondo.

E si dirà anche che, in fondo, se non ha posto vincoli l’ordine religioso che l’ha venduta guardando più alla cassa che alla coerenza, e se non ne ha posti neanche l’Amministrazione Comunale che è notoriamente in tutt’altre faccende affaccendate ……

Eppure, io continuo a pensare che con un po’ di buona volontà – e con un pochino di attenzione alla nostra storia – forse si sarebbe potuta trovare una destinazione culturale più rispettosa.

Detto questo, proviamo a ricordare in poche righe il contesto e il significato di questo edificio ex religioso.

L’attuale Via Trombini era un tempo una delle quattro strade più importanti della nostra città: partiva dall’incrocio del Carrobbio (oggi piazza Ponti) ed era la via per Novara. Le altre tre strade del crocevia andavano: una verso Milano, l’altra verso il Lago Maggiore e l’altra ancora verso Como.

La contrada del nostro borgo attraversata da questa via si chiamava Fara ed era l’area che un tempo i Longobardi avevano assegnato a un gruppo di compagni d’arme legati da rapporti di parentela.

Qui, nel 1300, fu edificato dalle suore Agostiniane un monastero che passò poi nel 1500 alle suore Orsoline.

Furono loro a costruire nella seconda metà del 1600 la Chiesa di SANTA MARIA DELLE GRAZIE.

Il 5 febbraio 1799 il convento fu soppresso dalla Repubblica Cisalpina ma la chiesa restò in funzione fino al 1859.

Dopo un breve periodo di chiusura, la Chiesa fu riaperta nel 1865 dalle suore Canossiane e restaurata con l’aiuto del sacerdote Andrea Trombini, discendente di Giovanni Battista Trombini, il benefattore a cui è oggi intitolata la via.

Una storia lunga quattrocento anni, quindi, che ci rimanda al tempo in cui questa strada, che portava dalla Svizzera al Ticino e che arrivava fino a Pavia, era trafficata di merci, viandanti e anche pellegrini diretti verso Roma.

Per questo motivo molti erano i monasteri lungo il percorso.

La Chiesa di SANTA MARIA DELLE GRAZIE era una tappa devozionale in quel cammino.

Chissà se qualcuno provvederà, nella nuova birreria, a mettere almeno uno scritto che ne ricordi la storia.

Così ….. tanto per contestualizzare la presenza di questo edificio che ancora assomiglia tanto a una chiesa e che ha avuto un significato per i gallaratesi che ci hanno preceduto.

Monta la polemica

Il messaggio dell’ex assessore è già diventato un caso. Nel giro di poche ore è infatti montata la polemica sui social, come dimostrano i numerosi commenti a favore della salvaguardia della chiesa. Fra gli interventi spicca quello dell’ex sindaco di Varese ed ex eurodeputato Raimondo Fassa: «Ci sarebbe da ridere…se non ci fosse da piangere».

gallarate chiesa birreria protasoni – MALPENSA24